Risguardo di copertina
si parte dal gigantesco estuario del fiume congo, come i colonizzatori, i missionari, i bianchi hanno sempre fatto. un getto possente di detriti, terra, alberi che trasforma l'oceano in un brodo torbido per centinaia di chilometri: "le immagini del satellite lo mostrano chiaramente: una macchia brunastra che, durante il picco della stagione dei monsoni, si estende verso ovest per ottocento chilometri. quando ho visto per la prima volta delle fotografie aeree mi è venuta in mente una persona che si era tagliata i polsi e li teneva sotto l'acqua, ma per sempre. così, quindi, comincia un paese: diluito in una grande quantità di acqua di oceano". e poi, attraverso centinaia di interviste con congolesi di tutte le età e le etnie, attraverso lo studio della storia, dell'archeologia, della geografia e della climatologia, attraverso una scrittura tersa e coinvolgente, si va alla scoperta di un paese, di un popolo, di un continente. dai primi insediamenti preistorici agli orrori della dominazione coloniale belga, dall'indipendenza alle guerre civili, attraverso giungle e città, montagne di ghiacciai perenni e pianure rigogliose, miniere di ogni minerale prezioso e una natura ricchissima e incontaminata, un libro che davvero restituisce un mondo.
Risguardo di copertina
erano gli anni quaranta del secolo scorso quando in indonesia esplose la lotta per l’indipendenza. a lungo questa lotta è stata considerata un conflitto lontano e marginale tra una potenza coloniale, i paesi bassi, e la sua colonia, le indie orientali olandesi. e invece ha scritto la nostra storia. dopo la seconda guerra mondiale e l’occupazione giapponese, l’indonesia fu il primo paese a rivendicare con le armi la propria libertà. l’intervento inglese e poi, soprattutto, quello olandese, che avrebbero dovuto riportare l’ordine, scatenarono invece la prima guerra di decolonizzazione moderna. quella lotta ispirò i movimenti per l’indipendenza in asia, africa e nel mondo arabo, specialmente dopo la leggendaria conferenza di bandung, la prima conferenza internazionale senza l’occidente. david van reybrouck ha lavorato per quasi sei anni a un’opera unica e monumentale, intervistando gli ultimi testimoni viventi della revolusi. nelle case di riposo indonesiane, nelle metropoli giapponesi e nelle isole più sperdute ha raccolto le memorie e le vicende di chi lottò per conquistare la libertà, imponendo una nuova direzione alla storia del mondo.