Risguardo di copertina
"io non voglio essere l'erede di veronique. io voglio cominciare a scrivere una nuova storia, la mia": è proprio vero, i tempi sono cambiati e le giovani donne in carriera non hanno più nessuna intenzione di rinunciare ai propri sogni. come mia, ventisette anni e una immensa passione per la moda, che ce la mette tutta per diventare una grande stilista. ma mentre la crisi incombe e la meritocrazia scarseggia, scoprirà che il talento, lo studio e la gavetta non bastano. perché veronique, storica direttrice creativa della prestigiosa maison fiorentina per cui lavora, non ha la minima intenzione di lasciare spazio ai giovani. così, a dispetto del suo status da freelance (leggi: precaria cronica), mia si sente trattata come una schiava dalla sua super capa: deve rinunciare alla sua libertà e a volte anche alla sua dignità per accontentarla, nella speranza che le conceda la prima grande opportunità. ma mentre veronique si tiene stretta la sua poltrona, mia non molla. tra bollette e partita iva da pagare, passa le giornate a disegnare meravigliosi abiti venduti a migliaia di euro, non perde il suo stile indossando capi rigorosamente low budget ed è pronta a tutto per conquistare il suo posto nel mondo. e sa di avere almeno un vantaggio: mia è connessa alla rete. veronique non sa mandare un file in allegato, non sa cercare un numero nella rubrica del telefonino, non sa quali sono i trend su twitter. e visto che mia appartiene a una nuova generazione, che si piega alle regole spesso ingiuste del lavoro ma non si spezza, farà partire da qui la sua riscossa... mia valenti ci regala un romanzo brillante, attualissimo, che si muove da un appartamento condiviso a firenze fino agli emirati arabi, passando per parigi. una commedia intelligente, liberatoria (e decisamente romantica) che ci racconta, senza mai essere banale, lo scontro tra due generazioni: perché, oggi, il diavolo veste zara! mia valenti, giovane fashion designer, vive e lavora a firenze per un'importante maison d'alta moda. tra un bozzetto e l'altro, ha posato la sua matita e ha scritto il suo primo romanzo. rigorosamente autobiografico.