Risguardo di copertina
quando lascia l'iraq, senza un soldo e senza un lavoro, usama porta con sé l'orrore per le stragi di bagdad, le maledizioni di mamma e tanta poesia. quando giunge in svizzera, scopre che camminare è una mezza religione. arrendersi alla natura riapre alla vita. terra chiama terra, radici chiamano radici. torna il passato, struggente e terribile: sevizie, ingiustizie; ma anche il bello: occhi di nonna, modi, saperi, piccoli trucchi; infanzia, libertà. i versi semplici e sorprendenti della prof di lettere. non fa in tempo a capire-ripartire-amare usama, da casa giunge la notizia che il fratello è svanito nel nulla. scrittura poetica, intensa, politica che racconta il dramma dell'esilio, la gioia di una possibile nuova vita. un libro sulla potenza consolatoria degli alberi, del camminare, del riflettere.
Risguardo di copertina
ci sono domande che daniel non può fare ad aida, tasti che non può toccare: provocano liti, musi e silenzi. lui vorrebbe sapere di più del passato di lei; delle origini iraniane; della cultura; della famiglia. quando parte per terminare il servizio civile, finalmente aida si apre, scrivendo. racconta una vita iniziata in un campo profughi in iran, una famiglia spaccata fra due civiltà. un babbo teologo conservatore, che non riesce a metter radici in svizzera, e decide di tornare alle origini, in iraq. ma ciò che è patria per i genitori, per lei e sua sorella è un luogo impossibile. e decide di fuggire, di tornarsene in svizzera con lei. un libro pieno di poesia, nostalgia, speranza, la distanza fra due culture, il desiderio di cucitura e di confronto.