Risguardo di copertina
ho sempre creduto che la vita fosse disporre sul tavolo, nel miglior modo possibile, le carte che ti sei trovato in mano. invece all'improvviso ne arriva una che spariglia tutte le altre, e la vita è proprio come ti giochi quell'ultima carta. per ciascuno di noi l'esistenza è costellata di eventi che in prima battuta sono sembrati inaffrontabili, e invece poi hanno portato a una rinascita, a un nuovo equilibrio. penso che ci sia un ordine più saggio che governa il mondo e di cui spesso ignoriamo il senso, la prospettiva. per questo ho una grande fiducia, mi alzo sempre col sorriso. certo che preferisco il sole, ma quando ci sei in mezzo scopri che anche la neve ha la sua bellezza. la malattia, l'avere bisogno di aiuto, mi hanno costretto a riprendere contatto con la mia parte più tenera e indifesa, quella più umana. era come se mi fossi dimenticata che la fragilità non è una debolezza, ma è la condizione dell'essere umano ed è proprio lei che ci protegge, perché ci fa ascoltare quello che proviamo, quello che siamo, nel corpo e nel cuore. - nadia
Risguardo di copertina
il nostro tempo ha bisogno di consumare sempre nuovi eroi. nadia toffa lo è diventata, suo malgrado. giornalista, protagonista di inchieste coraggiose per la trasmissione le iene, grazie alla bravura professionale, alla immediata simpatia e autenticità, si è imposta all’attenzione di milioni di persone, giovani e meno giovani. la malattia che l’ha colpita, e che nadia non ha mai nascosto, l’ha avvicinata alla sofferenza di tanti malati che hanno potuto rispecchiarsi in lei e sentirsi meno soli, e più capiti. questo libro rivela i suoi pensieri degli ultimi mesi, tra il gennaio e il giugno del 2019, quando, dopo i molti attacchi subiti sulla rete in seguito alla decisione di rendere pubblica la sua condizione, nadia ha scelto di rimanere in silenzio, mettendo fine alle polemiche. il suo desiderio, espresso alla mamma margherita, era che i testi da lei scritti fossero pubblicati, per non nascondere nulla e continuare a essere sé stessa fino alla fine. per l’umanità, la carica vitale e l’esempio che nadia ci ha lasciato, come ha scritto don patriciello, abbiamo verso di lei un forte debito di riconoscenza.