Risguardo di copertina
«bisogna fare uno sforzo non indifferente per liberarsi di tutte le maschere che si è stati obbligati a portare, e anche quando ci si riesce, si corre il rischio di non essere capiti, perché la società non ama gli spiriti liberi. ma sono gli spiriti liberi a cambiare le società.» che cosa vuol dire essere bianco? e se invece di un colore della pelle indicasse un modo di pensare? diventare bianco, non è forse imparare a pensare a sé stesso come dominante? quando si parla di razzismo, il nostro sguardo si rivolge alle persone discriminate, mentre dovremmo guardare alle persone che da queste discriminazioni traggono vantaggio. sul filo della storia - le conquiste coloniali, la schiavitù, la continua razzia di materie prime e dell'arte africana - lilian thuram racconta il pensiero bianco, come è nato e come funziona, il modo in cui dilaga e divide. è la cristallizzazione di una gerarchia, di un sistema economico di dominazione e di sfruttamento. capire i meccanismi intellettuali invisibili che sostengono questo schema, e rimetterli in discussione, ci farà prendere coscienza che il nostro modo di definirci - sono un uomo, sono una donna, sono nero, sono bianco, sono meticcio, sono cattolico, sono musulmano, sono ebreo, sono ateo - è frutto di un pregiudizio storico e culturale.
Risguardo di copertina
"capire come "funziona" l'essere umano è una curiosità che mi accompagna fin da bambino. ho cominciato raccontando la mia storia perché è nella famiglia che nasce la nostra identità. il modo in cui i genitori ci descrivono e ci promettono come sarà la vita è fondamentale. coltivare quella curiosità mi ha insegnato che aprirsi al mondo scardina le trappole del razzismo, del sessismo e dell'omofobia. cambiare i nostri immaginari è un passo necessario, mettere in discussione i nostri condizionamenti ci renderà capaci di pensare e costruire una società migliore. per questo libro ho incontrato persone impegnate per una società più giusta che mi hanno aiutato a capire meglio la complessità del mondo. grazie a loro nasce questa riflessione sulle origini e sullo sviluppo della disuguaglianza e la certezza che il futuro dipenderà dalla nostra attitudine a riconoscere che tutte le culture partecipano a quell'insieme che è l'uomo". (lilian thuram)