Risguardo di copertina
liti, vendette, rancori e riappacificazioni nella musica pop.nel mondo della canzone ci si azzuffa per mille motivi: le donne, quando dietro la lite tra lennon e mc cartney, che rompe il giocattolo dei “fab four”, c’è l’ingombrante presenza di yoko ono, o quando riccardo fogli lascia i pooh per “colpa” di patty pravo. c’è chi è cacciata dal gruppo perché ha rubato l’uomo all’altra: marina occhiena dai ricchi e poveri. o robbie williams defenestrato dai take that perché “drogato e immorale”, ma il reietto vende milioni di dischi e i quattro angioletti finiscono a suonare nelle sagre paesane. syd barrett, inventore dei pink floyd, viene scaricato dai suoi sodali perché si è bruciato il cervello con gli acidi ed è diventato un peso per la band. c’è chi se ne va sbattendo la porta, come francesco renga dai timoria, o peter gabriel dai genesis, e chi preferisce “rotture” in guanti di velluto come cesare cremonini quando lascia i lunapop o tony hadley, già leader degli spandau ballet, fino alla querelle digitale via facebook tra vasco e ligabue. una passarella di ascese vertiginose e declini subitanei, con aneddoti esilaranti, a volte amari, se non drammatici. prefazione di dario salvatori.
Risguardo di copertina
"l'importante è proibire" è una scorribanda tra le canzoni italiane che, nel tempo, hanno subìto gli strali della censura: da "fratelli d'italia" a "faccetta nera" (boicottata durante il fascismo...) passando per "la canzone del piave" per arrivare a de andré, battisti, i pooh, baglioni fino ai giorni nostri con elisa, cristicchi e i negrita. tutti nel mirino dei moralizzatori per le ragioni più cervellotiche e bizzarre. mina e modugno tra i clienti più affezionati del moralizzatore, mentre per far tacere la cinquetti si oscurò un intero eurofestival. i cugini di campagna furono accusati di istigazione al suicidio, ma il capolavoro fu la censura di un brano solo strumentale. e come mai se la rai censurava, spesso radio vaticana trasmetteva senza problemi i pezzi incriminati? da giuseppe verdi a vasco rossi, tutti i bavagli apposti alla musica tricolore. prefazione di michele bovi.