Risguardo di copertina
in una damasco fiabesca e meravigliosa, il palazzo di basima e tal'at - marmi colorati, soffitti a cassettoni, fontane che bisbigliano nell'ombra - è il teatro in cui va in scena la storia di una grande famiglia siriana. il racconto comincia nel 1926, quando dopo trent'anni di matrimoni basima torna per la prima volta ad arrabeh, il villaggio da cui era partita poco più che bambina per andare in sposa al ricco e nobile mercante tal'at. il viaggio di basima - intrapreso nella speranza di poter dare l'ultimo saluto alla madre imprime una svolta inattesa al suo matrimonio. dopo un'iniziale turbolenza, però, la vita della famiglia riprende a scorrere come sempre: la dolcezza delle consuetudini smussa le asperità, i rituali attenuano e riassorbono i contrasti, gli equilibri si riassestano. l'autrice conduce il lettore nei cortili e nelle stanze della famigli jabri, con i fastosi pranzi del venerdì, le rivalità tra i figli maschi pigri e viziati, il vincolo indissolubile tra le sorelle. passano gli anni, ed è ancora una volta l'arrivo di un bambino a sparigliare le carte, a far luce nelle pieghe più nascoste dell'intimità domestica: vengono così a galla segreti inimmaginabili...
Risguardo di copertina
e' la storia di suad, un nome di fantasia per tutelarne l'incolumità fisica e l'identità conquistate in europa. la storia di una giovane cisgiordana che, mentre sta facendo il bucato nel cortile di casa, sente sbattere una porta alle sue spalle. e’ il cognato, che le rivolge una frase scherzosa. suad si volta per replicare ma all'improvviso il suo corpo è intriso di un l iquido freddo che in meno di un secondo diventa fuoco. bruciare viva, è questa la punizione inflittale dalla famiglia per aver commesso il peggiore dei peccati, essere rimasta incinta prima del matrimonio. perché nel piccolo villaggio dove suad è nata le donne non possono andare a scuola, non possono vestirsi come vogliono, non possono uscire senza essere accompagnate. e non possono innamorarsi. il loro destino è occuparsi delle incombenze più umili, al servizio di padri e mariti. nonostante le ustioni di terzo grado che la ricoprono, suad riesce a salvarsi. con l'aiuto di un'organizzazione umanitaria, fugge in europa. da qui, con indosso una maschera che protegge e nasconde il suo viso deturpato dal fuoco, racconta al mondo la sua storia, sfidando la legge degli uomini e la loro sete di vendetta.