Risguardo di copertina
la solitudine del terzo millennio è una situazione di isolamento che è tanto più dannosa quanto meno evidente perché mascherata spesso da quella che ne è anche la causa principale: l'abbondanza di relazioni virtuali che soprattutto nei giovani sostituiscono in modo improprio le relazioni sociali, atrofizzando la capacità a istituirne di autentiche. con conseguenze dannose per l'equilibrio psicofisico degli individui e con ricadute a lungo termine sull'intera società. chi è solo si ammala più facilmente: la solitudine è abbinata a una percentuale più elevata di disturbi cardiaci, forme tumorali, ictus, depressione e forme di demenza. ma la solitudine è anche contagiosa e si diffonde come un'epidemia che non riguarda necessariamente chi è single o vive da solo, ma anche coppie, persone sposate o che vivono in famiglia. nei paesi occidentali è diventata direttamente o indirettamente la prima causa di mortalità. la tesi di manfred spitzer è suffragata da migliaia di studi scientifici condotti in tutto il mondo occidentale. l'importante è capirlo al più presto, prima che diventi un processo irreversibile.
Risguardo di copertina
senza computer, smartphone e internet oggi ci sentiamo perduti. questo vuol dire che l'uso massiccio delle tecnologie di consumo sta mandando il nostro cervello all'ammasso. e intanto la lobby delle società di software promuove e pubblicizza gli esiti straordinari delle ultime ricerche in base alle quali, grazie all'uso della tecnologia, i nostri figli saranno destinati a un radioso futuro ricco di successi. ma se questo nuovo mondo non fosse poi il migliore dei mondi possibili? se gli interessi economici in gioco tendessero a sminuire, se non a occultare, i risultati di altre ricerche che vanno in direzione diametralmente opposta? sulla base di tali studi, che l'autore analizza in questo libro, è lecito lanciare un allarme generale: i media digitali in realtà rischiano di indebolire corpo e mente nostri e dei nostri figli. se ci limitiamo a chattare, twittare, postare, navigare su google... finiamo per parcheggiare il nostro cervello, ormai incapace di riflettere e concentrarsi. l'uso sempre più intensivo del computer scoraggia lo studio e l'apprendimento e, viceversa, incoraggia i nostri ragazzi a restare per ore davanti ai giochi elettronici. per non parlare dei social che regalano surrogati tossici di amicizie vere, indebolendo la capacità di socializzare nella realtà e favorendo l'insorgere di forme depressive. manfred spitzer mette politici, intellettuali, genitori, cittadini di fronte a questo scenario: è veramente quello che vogliamo per noi e per i nostri figli