Risguardo di copertina
gennaio 1942, la guerra navale in adriatico è in pieno svolgimento. mentre sta tornando alla base di pola da un'esercitazione al largo della costa istriana, il sommergibile medusa viene colpito da un siluro britannico e affonda con l'equipaggio. ma non tutti muoiono: quattordici uomini sono ancora vivi, intrappolati nella camera di lancio di poppa. per salvarli si mette in moto la complessa macchina dei soccorsi, i palombari raggiungono il sommergibile affondato mentre in superficie si scatena una tormenta. sarà tutto inutile: dopo tre giorni di tentativi e di sforzi i comandi della marina decidono di rinunciare all'impresa, abbandonando i sopravvissuti al loro destino in fondo al mare. sessant'anni dopo un giornalista riluttante, un anziano reduce con antiche colpe sulla coscienza e la sua giovane e bella assistente sociale si mettono sulle tracce del sommergibile medusa per ricostruire nei dettagli la vicenda, cercare i parenti delle vittime, capire le ragioni della tragedia. davvero era stato fatto tutto il possibile per salvare quegli uomini? perché sull'intera operazione fu mantenuto il segreto? quando e come fu recuperato il relitto del sommergibile? e a più di mezzo secolo di distanza, cos'è rimasto di quel naufragio? per i tre protagonisti la ricerca si trasforma presto non solo in un viaggio nel tempo fra documenti, testimonianze, incontri e scoperte, ma anche in una discesa nelle profondità dell'animo dove si nascondono desideri, passioni e ossessioni. romanzo verità su uno degli episodi meno noti del secondo conflitto mondiale, storia di tradimenti, esplorazioni subacquee, guerre e relitti, tra passato e presente il racconto entra nei labirinti della storia alla ricerca di una memoria perduta che impone la sua lezione all'italia di oggi.