Risguardo di copertina
è una giornata di primavera del 1864 quando il giudice cochran mostra orgoglioso ai propri figli il fagottino rosa della neonata elizabeth. il loro è un piccolo borgo di tranquillo benessere in pennsylvania, dove i ruoli sociali seguono schemi quasi inviolabili, ma pink – come viene soprannominata la bambina – si dimostra presto inquieta e ribelle, più attratta dalle scorribande dei fratelli maggiori che dalle bambole, e al tempo stesso incuriosita dalla ricca biblioteca paterna. quando, durante un banchetto, conosce miss jennie stentz – intraprendente fondatrice di un quotidiano locale – elizabeth vive un vero e proprio colpo di fulmine: diventerà giornalista. il destino ha però per lei altri amari, amarissimi piani. costretta ad abbandonare gli amati studi, elizabeth si trasferisce a pittsburgh, dove nel tentativo di decifrare un mondo che non conosce diventa avida lettrice di giornali. ha così la prova che le sue sensazioni sono fondate: le disparità di genere ci sono davvero, e sono più radicate che mai. decide allora di passare all'azione, e scrive una lettera di denuncia con una voce così fuori dal coro da convincere il direttore del giornale a proporle una collaborazione, con lo pseudonimo di nellie bly. è l'inizio di un'appassionante storia, perché con la sua vita elizabeth diventerà una figura leggendaria del femminismo ante litteram, pioniera delle pari opportunità in una società maschilista e profondamente conservatrice, ma anche l'inventrice del giornalismo sotto copertura, e un'avventuriera straordinaria, capace di compiere il giro del mondo in meno tempo del phileas fogg di jules verne.