Risguardo di copertina
c'è aimone, figlio bastardo di carlo alberto. e, dunque, fratellastro di vittorio emanuele ii. e' bellissimo ma senza orecchie, ha un udito finissimo, ma non capisce da dove arrivino i suoni. e' stato svezzato da suor candida del carretto tra i mostri del cottolengo, e ci si può immaginare cosa fosse il cottolengo nella torino di metà ottocento. accanto a lui c'è cavour, che lo alleva come se fosse figlio suo e lo spedisce ai quattro angoli del mondo per osservare, imparare, spiare, tramare e riferire, perché conoscenza è potere e ogni briciola d'informazione diventa moneta sonante per trasformare un piccolo regno montanaro nella perla d'europa. così, per aimone, non esiste sulla terra re o inventore, letterato o scienziato con cui non abbia una qualche dimestichezza. da napoleone iii alla regina victoria. da poe a dumas. da chopin a verdi. da marx a darwin. né esiste landa che non abbia visitato: dalla california della corsa all'oro alla cina della rivolta dei t'ai p'ing. c'è chiara, anche lei allevata al cottolengo, innamorata di aimone, che, impudica e sfrontata, tesse la sua gioiosa trama amorosa per incatenarlo a sé. c'è felice orsini, anarchico visionario e pazzoide, a cui aimone mette in mano le bombe per costringere l'imperatore dei francesi a schierarsi contro l'austria. l'ordine di cavour è perentorio: "uccidilo. ma salvalo un secondo prima che il suo cuore cessi di battere. dovrà vedere la morte in faccia. e in te l'uomo che gli ha ridato la vita". e poi ci sono il bandito garibaldi, gran violentatore di femmine; la contessa di castiglione seminuda che balla per la prima volta il can-can sotto gli occhi estasiati di hoffenbach; la bela rosin che si trastulla sotto le lenzuola del suo re-cacciatore; e molte altre donne fatali, suore spretate, puttane e gentiluomini d'affare e malaffare. c'è infine un vivido pezzo di risorgimento accompagnato dal sublime pettegolezzo che lo racconta dipanandosi leggiadro e tragico tra torino, parigi e londra, tra amore e morte, tra italia da fare e da disfare, nell'infinita ombra di un attentato da compiere a tutti i costi.