Risguardo di copertina
monaco, 21 novembre 1922. tra la folla ipnotizzata che ascolta hitler parlare dell’onore perduto dei tedeschi, dei diritti dei lavoratori e della società nuova che promette di creare c’è anche il trentacinquenne ernst hanfstaengl. nato in una grande famiglia di mercanti d’arte, cresciuto tra gli stati uniti e la germania, quest’uomo alto due metri, colto e ironico, che suona divinamente il pianoforte e si interessa di geopolitica, inizia il suo cammino nel nazionalsocialismo con la sensazione di aver finalmente trovato il proprio posto nel mondo. ma lungo una parabola che da sostenitore e amico personale di hitler lo trasformerà in informatore segreto di roosevelt, finirà per essere considerato un traditore in germania e il braccio del male nel resto del mondo. ma chi è veramente lo sfuggente ernst hanfstaengl? è la domanda a cui cerca di rispondere thomas snégaroff in questo libro a metà strada tra biografia e inchiesta, frugando tra gli archivi del pianista di hitler e ricostruendo tutta un’epoca in cui si muovono göring e goebbels, leni riefenstahl e djuna barnes, thomas mann e carl jung.