Risguardo di copertina
perché, con un patrimonio genetico poco lontano da quello di una scimmia e simile a quello di un primitivo cacciatore-raccoglitore, siamo gli unici animali capaci di leggere, guidare un'automobile, costruire navicelle spaziali? un quarto di secolo fa, carl sagan provò a spiegare questo mistero nel classico "i draghi dell'eden". "il drago nello specchio" ne è l'ideale seguito. un seguito necessario, anche perché oggi i risultati della ricerca scientifica offrono la base per quella "teoria della coscienza" che, allora, carl sagan poteva solo immaginare. con questo libro, suo figlio dorion e il ricercatore john skoyles affrontano la questione con rigore, attraverso un'inedita connessione di scoperte scientifiche provenienti dalle discipline più svariate: neuroscienze, reti neurali, scienze cognitive, psicologia infantile, antropologia, paleontologia e altre ancora. è un viaggio avventuroso, nel quale gli autori conducono il lettore, con uno stile naturale e quasi letterario alla scoperta della storia evolutiva della nostra intelligenza, a partire dai rettili che per primi popolarono la terra fino a ciò che ci aspetta nel terzo millennio. con la scommessa che lo sviluppo di questa umanissima facoltà sia tutt'altro che concluso.