Risguardo di copertina
la fine del nostro pianeta è davvero imminente? sul serio moriranno «miliardi di persone» a causa del cambiamento climatico? prosperità economica e difesa dell'ambiente sono giocoforza incompatibili? e se invece agitarsi tanto attorno a questi temi fosse in parte la manifestazione di un bisogno di trovare un ruolo e una causa semplice a cui aggrapparsi per dare un senso a un mondo dominato dal caos? da anni tra i maggiori sostenitori di un approccio pragmatico ai problemi ambientali, michael shellenberger sconfessa falsità e danni di una delle più diffuse ideologie dei nostri tempi. la principale conseguenza della disinformazione diffusa è di aver reso difficile - se non impossibile - un dibattito serio e articolato: aver ammantato di fatalismo ogni discussione su uno sfruttamento più intelligente delle risorse naturali fa sì che qualsiasi proposta che non implichi «decrescite felici» e «sviluppi sostenibili» venga rigettata a priori. come uscire da questa impasse? shellenberger tenta di rimettere ordine tra le varie posizioni e, con argomenti e soluzioni pragmatiche in grado di smentire ideologie e visioni romantiche dell'ambiente, prospetta una visione totalmente alternativa a quella imperante. analizzando gli stereotipi più diffusi (dalla pericolosità delle centrali nucleari agli incendi in amazzonia, dall'inquinamento degli allevamenti intensivi fino alla presunta rivoluzione dell'energia solare), l'autore analizza errori e orrori della nuova religione ecologista, tanto più pericolosa perché capace di offrire facili promesse di redenzione, e mette in guardia il lettore da chi, di fronte a sfide epocali, offre soluzioni semplicistiche a problemi complessi.