Risguardo di copertina
ii ritorno del velo non riguarda solo i paesi arabi ma tocca anche il cuore dell'europa. nella cosmopolita sarajevo, per esempio, sempre più donne scelgono di portare il velo, ma anche nelle grandi metropoli occidentali esso compare con sempre maggiore visibilità. in francia la questione è stata affrontata impedendo il suo uso nelle scuole e nei luoghi pubblici, come tutti gli altri segni di riconoscimento identitario e religioso. in italia la risposta è affidata al cosiddetto "buon senso", eludendo nei fatti il portato ideologico della questione. quali questioni generali si celano dietro una scelta in apparenza personale? il velo rappresenta simbolicamente l'oppressione della donna nel mondo islamico, quando è imposto come regola religiosa. il ritorno del velo è dunque legato spesso a regimi teocratici oppure alla reislamizzazione di alcuni paesi. in questo caso si tratta di un velo "ortodosso" solo parzialmente legato alla tradizione locale. la reinvenzione dell'islam restituisce quel senso di appartenenza perso con il fallimento del nazionalismo arabo e quindi dichiara l'appartenenza a una comunità ampia che va oltre i confini dei singoli stati nazionali per investire anche l'occidente.
Risguardo di copertina
le donne sono state le protagoniste indiscusse della primavera araba. con il loro attivismo e le loro rivendicazioni di diritti, dignità e parità di genere hanno segnato la modernità di quelle rivoluzioni. ora, però, rischiano di diventare le prime vittime della controffensiva islamista. dopo la caduta delle dittature – laiche – e con l’avvio del processo democratico in medio oriente, i partiti di stampo religioso sono stati «legalizzati». questa apertura ha permesso loro di fare proseliti, di instaurare un clima oscurantista e misogino, e infi ne di vincere le elezioni, anche grazie ai petrodollari del golfo, all’appoggio di al jazeera, allo spazio nelle moschee, al richiamo all’identità collettiva, fatta coincidere con l’appartenenza all’islam. tuttavia, i fratelli musulmani e gli altri gruppi religiosi non hanno retto alla prova del potere: sull’onda della protesta popolare sono stati estromessi con un golpe in egitto e costretti a dimettersi in tunisia. mentre in siria e in iraq si consuma uno scontro epocale tra sciiti e sunniti, con conseguenze potenzialmente disastrose. rivoluzioni violate è un’analisi accurata e un racconto appassionato della complessa fase di controrivoluzione nei paesi arabi. giuliana sgrena indaga le ragioni alla base dell’ascesa islamista e raccoglie le voci delle donne che intendono opporsi a una deriva teocratica che limiterebbe drasticamente le loro libertà. perché la rivoluzione necessita di tempi lunghi, e in medio oriente è ancora presto per dichiarare estinta la speranza nel cambiamento.