Risguardo di copertina
non si può decidere da un giorno all'altro di fare il cammino di santiago di compostela. deve essere un progetto che prende forma piano piano e si impossessa del cuore e della mente, come un amore che cresce. forse capita in un momento particolare della vita, quando si sente la necessità di fare chiarezza, quando si cerca una via di uscita e c'è bisogno di silenzio e solitudine. questa decisione, se arriva, non è senza incertezze, timori, domande. massimo serafini è partito da solo, col desiderio di mettersi alla prova: 800 chilometri a piedi in un mese, senza sconti, con le tappe rigidamente programmate e scandite. parte da una località della francia, sul confine spagnolo, attraversa i pirenei. il percorso lo mette alla prova, il fisico reclama cure e farmacie. non lo preoccupa la sofferenza fisica, bensì l'eventualità di non potercela fare. per lui è una sfida, una lotta con se stesso e con le proprie umane debolezze. c'è tanta curiosità, non solo verso i luoghi sconosciuti e carichi di magia, ma verso ogni espressione di una cultura diversa, siano le coltivazioni, le viti o i peperoni, siano le testimonianze artistiche o la cucina, con i suoi piatti tradizionali.