Risguardo di copertina
con ritmo veloce e continui cambi di prospettiva (dialoghi, autointerviste, evocazioni, immaginazioni) questo libro racconta. racconta, più che una vita, vicende d'infanzia, di persecuzione e di guerra, avventure della cultura e scelte politiche, dilemmi religiosi e morali, viaggi e retroscena universitari. il grande critico, mosso da un'instancabile curiosità, evoca gli aspetti drammatici e comici della sua vita, senza sacrificare al dominante understatement le tentazioni dell'ironia e del sarcasmo; mette in scena, attraverso gustosi aneddoti, grandi studiosi che talora erano anche grandi uomini; descrive acutamente le trasformazioni del mondo editoriale e giornalistico; giudica con passione unita a discrezione il privato e il pubblico. ci offre insomma scorci signigicativi di un secolo terribile che ha anche visto mutamenti epocali in tutti i campi. il libro ha un finale letterarialmente pirotecnico, in cui segre, rimaneggiando e aggiornando un dialogo leopardiano, traccia una paradossale (ma non troppo) previsione degli anni che ci attendono, e abbozza, alle soglie del terzo millennio, una tragicomica apocalisse.