Risguardo di copertina
figlio di un iraniano e di un'ebrea statunitense, said è nato alla fine degli anni sessanta, mangia carote e yogurt, guarda la tv di nascosto, trascorre le vacanze partecipando a incomprensibili raduni politici. e soprattutto, al contrario dei suoi coetanei, non possiede uno skateboard. il motivo di tanta originalità? said è figlio di comunisti: un padre che sembra che guevara, una madre che promette gli skate solo quando il proletariato vincerà. con un ritmo veloce e brillante, e la capacità di cogliere gli aspetti più strambi dell'esistenza, l'autore sorprende col racconto autobiografico di una giovinezza irregolare, trascorsa in attesa di una rivoluzione sempre imminente e sempre rinviata.