Risguardo di copertina
un battello si dirige senza fretta verso una minuscola isola, un puntino quasi invisibile sulle cartine, al largo della patagonia, ai limiti del circolo polare antartico. a bordo, scruta l'orizzonte il narratore, un giovane eroe della lotta per l'indipendenza irlandese in procinto di prendere servizio per un anno come "ufficiale atmosferico" in quel luogo solitario e finale. sbarcato a terra però non trova traccia dell'uomo che è venuto a sostituire, mentre l'unico altro abitante, il guardiano del faro, è apparentemente impazzito e si è barricato nella sua piccola roccaforte. il resto sono solo boschi, una casetta, scogli, silenzio e il mare tutt'intorno. ma al calar della notte, l'isola si popola di minacciosi e misteriosi visitatori... apparentato alle opere di conrad, stevenson e lovecraft, "la pelle fredda" è uno dei più recenti e importanti avvenimenti dell'editoria catalana, una rivelazione letteraria sostenuta da un notevole successo di lettori di tutti i gusti e di tutte le età. definirlo solo un romanzo d'avventura è riduttivo, perché le carte vengono continuamente rimescolate e l'autore trasforma gli elementi tipici del genere in qualcosa di diverso, in una specie di apologo morale, mantenendo però il lettore con il fiato sospeso fino all'ultima pagina. in sanchez pinol riverberano epiche immagini di solitudine e solidarietà, di rischi e di certezze, di paure e di eroismi, di felicità e di pena, con una maestria e una saggezza capaci di evocare risposte tutt'altro che confortanti.