Risguardo di copertina
monza, marzo 1936: sulla riva del lambro, due ragazzine cercano di nascondere il cadavere di un uomo che ha appuntata sulla camicia una spilla con il fascio e il tricolore. sono sconvolte e semisvestite. è francesca a raccontare in prima persona la storia che le ha condotte fino a lì. dodicenne perbene di famiglia borghese, ogni giorno spia dal ponte una ragazza che gioca assieme ai maschi nel fiume, con i piedi nudi e la gonna sollevata, le gambe graffiate e sporche di fango. sogna di diventare sua amica, nonostante tutti in città la considerino una che scaglia maledizioni, e la disprezzino chiamandola malnata. ma quella sua aria decisa, l’aria di una che non ha paura di niente, la affascina. sarà il furto delle ciliegie, la sua prima bugia, a farle diventare amiche. sullo sfondo della guerra di abissinia, del dolore per la perdita e degli scompigli dell’adolescenza, francesca impara con lei a denunciare la sopraffazione e l’abuso di potere, soprattutto quello maschile, nonostante la riprovazione della comunità.