Risguardo di copertina
con questo romanzo termina la costruzione, iniziata nel 1934 con "chiamalo sonno". in "un tipo americano" la voce narrativa di roth si leva di nuovo chiara e autentica, in un'altissima riflessione sul costante reinventarsi della società americana e sulla trascendenza dell'amore. new york, 1938. ira stigman, alter ego dell'autore, romanziere di trentadue anni in eterno conflitto tra le sue radici nel ghetto ebraico e le comodità borghesi di manhattan, conosce m, una pianista bionda e aristocratica. se ne innamora subito e irrimediabilmente. la conseguente crisi sentimentale fra ira e la sua amante e mentore, una donna più grande di lui, lo porta ad abbandonare l'appartamento del greenwich village e a intraprendere un viaggio verso l'illusoria promessa dell'ovest americano. un viaggio picaresco in cui il giovane, facendo l'autostop con i camionisti e salendo sui treni merci, esplora l'america dal luccichio dei grattacieli di manhattan fino ai deserti dell'arizona e alle palme di los angeles, dividendo i pasti con compagni di strada impegnati a sbarcare il lunario fra le tragedie della grande depressione. sarà un'iniziazione, lirica e cruda, che lo porterà a comprendere la natura più intima delle sue origini e delle sue radici, ma anche a riconoscere la purezza del nuovo amore che comincia a respirare dentro di lui.