DOVE SEI, MONDO BELLO
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
alice ha scritto due romanzi di enorme successo, ma per trovare compagnia deve andare su tinder. eileen lavora per una rivista letteraria, però non ci paga l’affitto. simon ama da sempre la stessa donna, ma da sempre ne frequenta altre. felix passa in birreria il tempo libero dal lavoro di magazziniere, ma la sua è una fuga. alice, eileen, simon e felix si parlano, si fraintendono, si deludono e si amano e, mentre attraversano il cerchio di fuoco dei trent’anni, si chiedono se esista davvero, al di là, ancora, un mondo bello in cui sperare. in un bar di un paesino irlandese sulle coste dell’atlantico una giovane donna aspetta un uomo che ancora non conosce. lei si chiama alice e di mestiere scrive romanzi. «e ci fai dei soldi, giusto?» le chiede lui, il suo tinder date, poco più tardi. si chiama felix e con la letteratura non ha niente a che fare; per vivere sposta merci in un magazzino gelido. il loro primo incontro è un completo flop, eppure alice, reduce da un crollo psicologico, lo invita ad accompagnarla nel suo prossimo tour promozionale a roma. dei soldi felix non dovrà preoccuparsi, ci penserà lei, con i proventi di un lavoro che giudica «moralmente e politicamente inutile», il solo che voglia fare. frattanto a dublino la sua amica eileen, come lei ventinovenne, per pochi spiccioli sistema la punteggiatura di articoli non suoi per una rivista letteraria su cui un tempo ha pubblicato un unico pezzo degno di nota, e per il resto scorre le pagine social dell’uomo che l’ha lasciata e cerca di rimettere insieme i cocci di ambizioni e speranze dimezzate mentre, ai margini del suo scontento, simon, un consulente politico bellissimo e cristianamente promiscuo, chiede di essere guardato. con alice eileen condivide la sensazione che «ci troviamo nell’ultima stanza illuminata prima delle tenebre, testimoni di qualcosa». le vivide mail che le due donne si scambiano affrontano i temi della contemporaneità minacciata, dal contrasto fra la società dei consumi e la miseria della moltitudine al crollo della civiltà nella tarda età del bronzo, dalla perdita del senso del bello con l’avvento della plastica agli effetti corrosivi della fama sulla cultura. ma, mescolato all’armamentario pubblico dell’impianto intellettuale millennial, si fa strada proditoriamente, quasi felicemente, l’urgenza del privato desiderio. «ecco che nel bel mezzo di tutto, con il mondo messo com’è, l’umanità sull’orlo dell’estinzione, io mi ritrovo qui a scriverti un’altra mail a proposito di sesso e amicizia. c’è altro per cui valga la pena vivere?» domanda alice. ci sono i corpi, in questa dimensione, ci sono il dissacrante, anti-cliché felix, e l’accogliente, inarrivabile simon, c’è perfino l’illusione di una comunione vivifica che sappia sciogliere i solipsismi. «e di cosa parlano, i tuoi libri?» vuole sapere felix da alice al loro primo incontro. «oh, non so, disse lei. delle persone».
PARLARNE TRA AMICI
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
frances è una ragazza acuta e razionale, analizza ogni istante della sua esistenza e decide qual è la posizione più adatta da assumere per sembrare a proprio agio. anche se forse non si è mai interrogata su cosa significhi essere davvero a proprio agio con se stessa. frequenta l'università a dublino, e scrive poesie che la sua amica bobbi mette in scena durante serate frequentate da un'umanità molto attenta a occupare il posto giusto. frances ha con bobbi, che è lesbica, un rapporto strano, fatto di ammirazione e sudditanza; bobbi le sembra così certa del suo ruolo, quasi non lo stesse soltanto recitando. durante uno dei loro reading incontrano melissa, una fotografa e scrittrice molto apprezzata. e iniziano a frequentare lei e il marito nick, un attore di una certa fama. parlano tra di loro di qualsiasi cosa: sesso, politica, arte, religione, convinti di potersi mettere al riparo dai sentimenti che intanto dentro di loro crescono. sono belli, intelligenti, votati al successo e anticonformisti, pensano che le piccole meschinità dei rapporti umani non li riguardino, e invece scopriranno di essere soggetti alle stesse irrazionali leggi emotive di chiunque altro. e scopriranno di potersi fare molto male.
PERSONE NORMALI
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
vincitore del costa novel award 2019
un capolavoro di tenera e dolente maturità, per un'autrice oggi ventottenne che a ogni nuovo passo sbaraglia tutte le aspettative.
segnalato dalla rivista studio tra le 10 migliori letture dell'anno 2019: «sally rooney è forse la migliore scrittrice d’amore e di sesso della sua generazione (ha 28 anni), ma anche dell’egoismo e delle paure che intralciano molte relazioni contemporanee.»
«il romanzo che più di ogni altro ci dice cosa vuol dire essere giovani oggi» - the guardian
marianne e connell si parlano di tutto ma solo all'insaputa di tutti, si frugano i corpi e i sentimenti ma solo di nascosto, come i pianeti delle orbiti imprevedibili si girano intorno, fra moti armonici e strazianti collisioni. cosa impedisce a due ragazzi dei nostri giorni disinvolti di stare insieme in libertà e leggerezza? connell e marianne frequentano la stessa scuola di carricklea, un piccolo centro dell'irlanda rurale appena fuori sligo. a parte questo, non hanno niente in comune. lei appartiene a una famiglia agiata e guasta che non le fa mancare nulla tranne i fondamenti dell'amore e del rispetto. lui è il figlio di una donna pratica e premurosa che per mantenerlo fa la domestica in casa d'altri (quella della madre di marianne). nell'inventario di vantaggi e svantaggi, l'inferiorità economica di connell è bilanciata sul piano sociale. lui è il bel centravanti della squadra di calcio della scuola e fra i compagni è molto amato, mentre marianne, che nella pausa pranzo legge da sola proust davanti agli armadietti, è quella strana ed evitata da tutti. se la loro fosse una battaglia, o anche solo una sequenza di scaramucce amorose, si potrebbe dire che le frecce al loro arco si equivalgono. ma connell e marianne sono «come due pianticelle che condividono lo stesso pezzo di terra, crescendo l'una vicino all'altra, contorcendosi per farsi spazio, assumendo posizioni improbabili»: nella loro crescita, si appoggiano e si scavalcano, si fanno molto male ma anche molto bene, e la sofferenza che si procurano non è che boicottaggio di sé. certo, la ferocia informa tutti i rapporti di potere che vigono fra i personaggi, nella piccola scuola di provincia come nel prestigioso trinity college cui entrambi i ragazzi accedono, nelle dinamiche di genere come negli equilibri famigliari. perfino in quelle dicotomie sommarie che tanto connell quanto marianne subiscono, e in cui essi stessi indulgono: quelle fra persone gentili e persone crudeli, fra brave persone e persone cattive, corrotte, sbagliate, fra persone strane e persone normali. in un modo o nell'altro entrambi aspirano alla normalità, connell per un'innata benché riprovevole pulsione di conformità, marianne forse per sfuggire a quella cruda e pervasiva sensibilità che tanto dolore le causa e che facilmente vira all'autodistruttività. c'è jane austen in queste pagine, la forza del suo dialogo, la violenza sotterranea delle sue relazioni, e l'omonimia di marianne con l'eroina del suo romanzo piú celebre ne è un indizio. per anni marianne e connell si ruotano intorno «come pattinatori di figura», rischiando la vita e salvandosela, chiedendosi, promettendosi, negandosi, dimostrandosi che quella che li lega è una storia d'amore. la conclusione è un capolavoro di tenera e dolente maturità, per un'autrice oggi ventottenne che a ogni nuovo passo sbaraglia tutte le aspettative.