Risguardo di copertina
«se scrivessi la mia biografia, stupirei il mondo», ha detto caterina sforza. figlia illegittima di galeazzo maria sforza, caterina ha dato prova del suo carattere già a dieci anni, quando si è proposta per diventare la moglie di girolamo riario, in sostituzione della cugina undicenne, giudicata troppo giovane per consumare il matrimonio. dotata di una cultura vastissima, si è distinta in discipline considerate appannaggio esclusivo degli uomini, come l'alchimia, la chimica e le arti belliche. dopo la morte del marito, ha governato da sola imola e forlì, guidando persino l'esercito in battaglia.durante l'assedio della rocca di ravaldino, non si è lasciata mettere con le spalle al muro da chi le aveva intimato di arrendersi, minacciandola di ucciderle i figli; al contrario, caterina ha risposto sollevando la gonna e urlando: «fatelo, tanto qui ho lo stampo!»nella sua breve vita, caterina ha fatto di tutto, tranne scrivere una biografia. seicento anni dopo, è una sua discendente, francesca riario sforza, a celebrare la straordinarietà della sua antenata in un romanzo che ci restituisce l'immagine di una donna in anticipo sui tempi, che non si è rassegnata al ruolo di moglie e madre, ma ha lottato per farsi strada in un mondo dominato dagli uomini. una donna forte, indipendente e incredibilmente moderna.