Risguardo di copertina
1732: il filosofo italiano alberto radicati, esule a londra, viene imprigionato per aver sostenuto in questo libro che "l'uomo non deve temere di agire male, quando, stanco e tormentato dalla vita, se ne disfi egli stesso: poiché infatti fa uso di un diritto che nessuno può togliergli." diritto che, quasi trecento anni dopo, nel nostro paese viene continuamente messo in discussione nell'ambito del dibattito su eutanasia e testamento biologico. il manifesto di un illuminismo di cui, scrive giulio giorello nella sua prefazione, "abbiamo ancora bisogno: forse oggi più che allora".