Risguardo di copertina
"e così viviamo sballottati tra rivelazioni e ignoranza, innocenza e colpa". questo pensa chaim, uno dei quattro dottori che ai piedi della parete del gran sasso s'interrogano sulle ragioni della colpa, scontando sulla propria pelle l'inadeguatezza del pensiero al gioco definitivo del destino. la dolorosa consapevolezza esplicitamente espressa nel primo racconto attraversa tutte le cinque storie dell'ultimo libro di giorgio pressburger, collegate fra loro come singolari "ricordi di scuola", tracce di memoria di una classe che non può essere "morta", come quella famosa di tadeusz kantor. tutti i protagonisti di "la neve e la colpa" sono abitati da fantasmi che assediano le loro vite e le loro coscienze
Risguardo di copertina
il libro racconta la storia di un uomo che, rimasto solo al mondo, si rivolge a una chiromante per mettersi in contatto con il padre e il fratello defunti. l'unico risultato che raggiunge è però la perdita di tutti i suoi beni, sottrattigli dalla chiromante truffatrice. in cinque anni di duro lavoro riesce a rifarsi una vita decorosa, ma l'11 agosto 1999 si ritrova, nuovamente desolato e in solitudine, ad assistere all'ultima eclissi solare del millennio. il protagonista ricorre questa volta alla psicanalisi, avviando un percorso attraverso tutto ciò che causa il suo tormento. nella sua coscienza il novecento prende la forma di un inferno dantesco, popolato da persone imprigionate, uccise, torturate, costrette al suicidio: grandi e piccole figure del xx secolo che gli rivelano il segreto della loro sofferenza e morte. insieme al dolore affiorano tuttavia anche le loro passioni, gli ideali e gli amori. lentamente il protagonista si avvierà così verso la guarigione, finalmente intravedendo nell'ultima seduta i suoi cari: il padre, il fratello, il nonno che appaiono nella luce del sole che si sta levando.