Risguardo di copertina
il 15 gennaio del 1952, quando si siede alla scrivania di goldeneye, la sua villa in giamaica, ian fleming non ha idea di cosa scriverà. parte dal nome del suo personaggio, rubato a un allora celebre ornitologo, e dal ricordo di una partita a carte al casino di lisbona, nel 1941. il primo james bond nasce così, ed è un romanzo molto diverso da come forse lo stesso fleming amava raccontarlo. le scene sono poche, non più di quattro, i veri personaggi anche meno. james bond impareremo a conoscerlo meglio, perché qui è ancora nei panni - eleganti, spiritosi, crudeli - di ian fleming. ma l'abominevole le chiffre, e il suo occhio quasi bianco, non li dimenticheremo, come difficile sarà scordare la bond girl forse più letale, la sublime vesper lynd. tutto dunque comincia da qui, dall'odore nauseante di un casinò alle tre del mattino. e la speranza è che duri il più a lungo possibile.
Risguardo di copertina
chi conosce i libri di ian fleming sa che l'agente 007, in realtà, indaga sempre e soltanto sulle ossessioni private del suo autore. come, qui, il commercio internazionale di diamanti, che fleming scoprì leggendo un lungo pezzo uscito nel 1954 sul "sunday times" a proposito di un traffico di preziosi fra new york e la sierra leone (gli stessi set del romanzo) , e poi dedicandosi quasi per un anno a ricerche e interviste negli stati uniti. a leggerlo bene, "i diamanti sono per sempre" è quindi una specie di reportage romanzesco, e una delle sorprese che ci riserva sono le maniacali descrizioni di bar, ristoranti, alberghi, motel, autostrade, deserti americani: polaroid estremamente nitide, che messe l'una accanto all'altra raccontano un sogno che poco a poco si trasforma in un incubo - ad aria condizionata. poi arrivano le sorprese che in fondo ci aspettiamo, come i crudeli rituali e le infernali macchinazioni della malavita americana, ricostruiti con la demoniaca precisione cui fleming ci ha abituato. un quadro già complesso, ma quando entra in scena la bond girl più spiccia e sentimentale di tutte, tiffany case, le cose si complicano quasi troppo - persino per bond.