Risguardo di copertina
sono le due polarità geografiche e la maturazione della protagonista a fornire i temi cardine del romanzo: margaret, trasferitasi da helstone, fiabesco villaggio del sud, a milton-northern, popolosa città manifatturiera del nord, si trova bruscamente immessa nel mondo nuovo, e per molti aspetti irriconoscibile, prodotto dall'industrializzazione. la famiglia hale, che coltiva valori tradizionali, è totalmente estranea alla frenetica vita del centro industriale in piena espansione, alla nascente lotta di classe fra padroni e operai, all'inquinamento e al degrado sociale. attraverso l'occhio di un'anima incorrotta, elizabeth gaskell rappresenta così la corruzione dei tempi nuovi, e non li condanna. anzi auspica soluzioni che sintetizzino i due opposti, la vita arcaica e quella moderna, in modo che la prima dia contenuto alla seconda. grazie al vissuto doloroso, suo e dell'ambiente soffocato che la circonda, la sua eroina acquisisce identità, supera i pregiudizi e apprende una nuova etica, incarnando la "congiunzione" fra passato e futuro, fra uomini e donne, fra padroni e operai. fra nord e sud.
Risguardo di copertina
"ruth", secondo romanzo di elizabeth gaskell, finora del tutto inedito in italia, destò un grande scandalo tra i benpensanti dell'età vittoriana. la storia della giovane ruth ripropone un tema molto caro all'autrice: quello della "fallen woman", una donna che perde l'innocenza e cade nel peccato, si redime e finisce per essere travolta dalla sua stessa volontà di fare del bene. al di là delle implicazioni ideologiche, legate a una precisa epoca ma anche al topos antico della donna caduta che riscatta la colpa iniziale con il proprio sacrifìcio estremo, l'umile ricamatrice della gaskell continua a interrogare con rinnovata e incisiva forza l'enigma della femminilità e la difficile strada di accesso da parte delle donne alla condizione femminile. ruth è infatti stretta fra il suo non volerne sapere iniziale (rimane incinta, "senza sapere") e una identificazione con il sacrifìcio, la suprema oblazione finale. traspare da queste pagine intense il ritratto di una gaskell che è già, come scrive nadia fusini nell'introduzione, una donna moderna, "che cerca di conciliare imperativi inconciliabili. pragmatica e impulsiva. fragile e vitalissima. a volte malinconica, a volte intraprendente. ostinata, caparbia, volitiva ma anche dubbiosa. mai dogmatica".