GIOCHI CRIMINALI
Genere: ROMANZO POLIZIESCO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
quattro personaggi per quattro scrittori. giancarlo de cataldo, "medusa": il barone stefano mallarmé viene trovato ucciso. brutta notizia per emma blasi, professoressa attempata, sguardo di pietra, e un lungo ostinato amore per il barone. maurizio de giovanni, "febbre": è stato ucciso un assistito, uno che parlava con le anime del purgatorio, ricevendo i numeri del lotto. che cosa può accadere se ricciardi, che i morti li vede davvero, è costretto stavolta a guardarsi dentro? diego de silva, "patrocinio gratuito": la legge prevede lo stalking telefonico tramite canzoni? e perché il persecutore sceglie parole parole di mina? vincenzo malinconico coinvolto, da par suo, in una impresa titanica, dall'esito quanto mai incerto. carlo lucarelli, "a girl like you": "questa volta no". il crimine, il gioco e la pazzia si stringono in un nodo delicato e allucinato, nella piú sorprendente delle indagini di grazia negro.
ARRANGIATI, MALINCONICO - PARTE 1
Genere: RACCONTI - NOVELLE
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
semi-disoccupato, semi-divorziato, semi-felice. c'è solo una cosa che vincenzo malinconico sa fare al cento per cento: filosofeggiare. mentre cammina per le strade di napoli, mentre si ritrova con i colleghi che come lui non hanno nessuna voglia di lavorare, mentre entra nello studio di uno psicoterapeuta di cui si sente più medico che paziente, mentre assiste a un tragicomico reality in un supermercato, vincenzo ha sempre un pensiero in testa. anzi, una miriade di pensieri che lievitano e che, di deriva in deriva, vanno lontano, passando dall'amore alla giustizia, dal senso della vita a sharon stone, dai becchini al frigorifero che la sua nuova ragazza continua a riempirgli, fino alle canzoni di raffaella carrà. e proprio mentre seguiamo il filo dei suoi pensieri stravaganti e fuori luogo e i suoi tentativi di analisi fai-da-te, ci accorgiamo che de silva con questa raccolta ("non avevo capito niente", "mia suocera beve" e "sono contrario alle emozioni"), non ci racconta soltanto le vicende tragicomiche di un avvocato anomalo ma ci porta in giro per un mondo e una società incomprensibili, e che vincenzo malinconico è la lente da cui guardare, lo strumento per capire dove stiamo andando.
ARRANGIATI, MALINCONICO - PARTE 2
Genere: RACCONTI - NOVELLE
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
semi-disoccupato, semi-divorziato, semi-felice. c'è solo una cosa che vincenzo malinconico sa fare al cento per cento: filosofeggiare. mentre cammina per le strade di napoli, mentre si ritrova con i colleghi che come lui non hanno nessuna voglia di lavorare, mentre entra nello studio di uno psicoterapeuta di cui si sente più medico che paziente, mentre assiste a un tragicomico reality in un supermercato, vincenzo ha sempre un pensiero in testa. anzi, una miriade di pensieri che lievitano e che, di deriva in deriva, vanno lontano, passando dall'amore alla giustizia, dal senso della vita a sharon stone, dai becchini al frigorifero che la sua nuova ragazza continua a riempirgli, fino alle canzoni di raffaella carrà. e proprio mentre seguiamo il filo dei suoi pensieri stravaganti e fuori luogo e i suoi tentativi di analisi fai-da-te, ci accorgiamo che de silva con questa raccolta ("non avevo capito niente", "mia suocera beve" e "sono contrario alle emozioni"), non ci racconta soltanto le vicende tragicomiche di un avvocato anomalo ma ci porta in giro per un mondo e una società incomprensibili, e che vincenzo malinconico è la lente da cui guardare, lo strumento per capire dove stiamo andando.
DIVORZIARE CON STILE
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
mentre vive, vincenzo malinconico cerca di capire come la pensa. per questo discetta su tutto, benché nessuno lo preghi di farlo. abilissimo nell'analizzare i problemi ma incapace di affrontarli, dotato di un'intelligenza inutile e di un umorismo autoimmune, si abbandona alla divagazione filosofica illuminandoci nell'attimo in cui ci fa saltare sulla sedia dal ridere. malinconico, insomma, è la sua voce, che riduce ogni avventura a un racconto infinito, ricco di battute fulminanti e di digressioni pretestuose e sublimi. puri gorgheggi dell'intelletto. questa volta vincenzo e la sua voce sono alle prese con due ordini di eventi: il risarcimento del naso di un suo quasi-zio, che in un pomeriggio piovoso è andato a schiantarsi contro la porta a vetri di un tabaccaio; e la causa di separazione di veronica starace tarallo, sensualissima moglie del celebre (al contrario di malinconico) avvocato ugo maria starace tarallo, accusata di tradimento virtuale commesso tramite messaggini, che tarallo (cinico, ricco, spregiudicato e cafone) vorrebbe liquidare con due spiccioli. la guerra dei roses tra veronica e ugo coinvolgerà vincenzo (appartenente da anni alla grande famiglia dei divorziati) molto, molto piú del previsto. e una cena con i vecchi compagni di scuola, quasi tutti divorziati, si trasformerà in uno psicodramma collettivo assolutamente esilarante. perché la vita è fatta anche di separazioni ricorrenti, ma lo stile con cui ci separiamo dalle cose, il modo in cui le lasciamo e riprendiamo a vivere, è - forse - la migliore occasione per capire chi siamo. e non è detto che sia una bella scoperta.
I VALORI CHE CONTANO (AVREI PREFERITO NON SCOPRIRLI)
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
se non vi è mai successo di nascondere in casa una ragazza in mutande appena fuggita da una retata in un bordello al quarto piano del vostro palazzo, non siete il tipo di persona a cui capitano queste cose. vincenzo malinconico lo è. dovrebbe sapere che corre un rischio bello serio, visto che è avvocato, e invece la fa entrare e poi racconta pure un sacco di balle al carabiniere che la inseguiva e va a bussargli alla porta. è cosí che inizia i valori che contano (avrei preferito non scoprirli) , il romanzo in cui malinconico avvocato di gemito, piú che di grido oltre a patrocinare la fuggiasca in mutande (che poi scopriremo essere figlia del sindaco, con una serie di complicazioni piuttosto vertiginose), dovrà affrontare la malattia che lo travolgerà all'improvviso, obbligandolo a familiarizzare con medici e terapie e scatenandogli un'iperproduzione di filosofeggiamenti gratuiti addirittura sensati, direbbe chi va a cena con lui sul valore della pena di vivere. un vortice di pensieri da cui uscirà, al solito, semi-guarito, semi-vincente e semi-felice, ricomponendo intorno a sé quell'assetto ordinariamente precario che fa di lui, con tutti i suoi difetti e le sue inettitudini, una persona che sa farsi voler bene, pur essendo (o forse proprio perché è) un uomo cosí cosí. eccolo di nuovo tra noi, l'avvocato d'insuccesso piú amato dagli italiani, in compagnia di un nuovo esilarante socio, di una nuova riluttante fidanzata, e dei suoi soliti pensieri inconcludenti. ed eccolo alle prese con una nuova causa che sembra già pronto a perdere. c'è una ragazza in mutande sul suo pianerottolo, assomiglia a pippi calzelunghe senza trecce, trema, gli chiede aiuto. ma è una bomba a scoppio ritardato. vincenzo malinconico prende in mano quella bomba senza pensarci e se la porta dietro fino alla fine, anche quando la malattia irrompe nella sua vita storcendone l'andatura. perché ai personaggi capita quello che capita alle persone. e quando diventano di famiglia, di libro in libro li vediamo innamorarsi, nascondersi, combattere, ridere, ammalarsi: vivere, in una parola.
MANCARSI
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
diego de silva fa un passo a lato, si allontana dalle irresistibili vicende di vincenzo malinconico e ci regala una semplice storia d'amore. semplice per modo di dire, perché la scommessa è tutta qui: nel nascondere la profondità in superficie, nel tratteggiare desideri e dolori, speranze e rovine, con poche parole essenziali, dritte e soprattutto vere. perché, come diceva fanny ardant ne la signora della porta accanto, solo i racconti scarni e le canzoni dicono la verità sull'amore: quanto fa male, quanto fa bene. solo lì si cela l'assoluto. cosi de silva prende i suoi due personaggi e li osserva con pazienza, li pedina, chiedendoci di seguirlo - e di seguirli - senza fare domande. irene vuole essere felice, e quando il suo matrimonio inizia a zoppicare se ne va. nicola è solo, confusamente addolorato dalla morte di una donna che aveva smesso di amare da tempo. anche lui, come irene, è mosso da un'assoluta urgenza di felicità. anche lui vuole un amore e sa esattamente come vuole che sia fatto. sarebbero destinati a una grande storia, se solo s'incontrassero una volta nel bistrot che frequentano entrambi. ma il caso vuole che ogni volta che nicola arriva, irene sia appena andata via. se le vite di nicola e irene non s'incontrano fino alla fine, le loro teste invece s'incontrano nelle pagine di questo libro: i pensieri, le derive, il sentire si richiamano di continuo, sono ponti gettati verso il nulla o verso l'altro. forse, verso l'attimo imprevisto in cui la felicità finalmente abbocca.
MIA SUOCERA BEVE
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
vincenzo malinconico è un avvocato semi disoccupato, semi divorziato, semi felice. ma soprattutto è un grandioso filosofo autodidatta, uno che mentre vive pensa, si distrae, insegue un'idea da niente facendola lievitare. al centro del romanzo questa volta c'è un sequestro di persona ripreso in diretta dalle telecamere di un supermercato. ad averlo studiato ed eseguito è il mite ingegnere informatico che ha progettato il sistema di videosorveglianza. il sequestrato è un boss della camorra che l'ingegnere considera responsabile della morte accidentale del suo unico figlio. il piano è d'impressionante efficacia: all'arrivo della televisione, l'ingegnere intende raccontare il suo dramma e processare in diretta il boss. la scena del sequestro diventa così il set di un tragicomico reality, con la folla e le forze dell'ordine che assistono impotenti allo "spettacolo". la sola speranza d'impedire la tragedia è affidata, manco a dirlo, all'avvocato vincenzo malinconico, che l'ingegnere incontra casualmente nel supermercato e "nomina" difensore d'ufficio. malinconico, con la sua proverbiale irresolutezza, il suo naturale senso del ridicolo, la sua insopprimibile tendenza a rimuginare, uscire fuori tema, trovare il comico nel tragico, il suo riepilogare e riscrivere gli eventi recenti della sua vita privata, riuscirà a sabotare il piano dell'ingegnere e forse anche quel gran pasticcio che è la sua vita.
NON AVEVO CAPITO NIENTE
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
vincenzo malinconico è un avvocato napoletano che finge di lavorare per riempire le sue giornate. divide con altri finti-occupati come lui uno studio arredato con mobili ikea, chiamati affettuosamente per nome come fossero persone di famiglia. la sua famiglia vera, del resto, è allo sfascio: la moglie l'ha lasciato, i due figli adolescenti, amatissimi, hanno i loro sogni e i loro guai. a vincenzo malinconico capitano improvvisamente due miracoli. il primo è una nomina d'ufficio, grazie alla quale diventa difensore di un becchino di camorra, mimmo 'o burzone, e si trova coinvolto in un'avventura processuale rocambolesca. il secondo miracolo si chiama alessandra persiano: la donna piú bella del tribunale, che si innamora di lui e prende a riempirgli la vita e il frigorifero. ma il vero miracolo, per noi lettori, è la voce svagata, digressiva ed eccentrica intorno a cui ruota l'intero romanzo. il vero miracolo è il pensiero storto e irresistibile di vincenzo, che riflette su tutto quello che attraversa la sua esistenza e la sua memoria, seducendoci, di deriva in deriva, fino in fondo.
SONO CONTRARIO ALLE EMOZIONI
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
cosa accade quando vincenzo malinconico, re dei rimuginatori, si perde definitivamente nel rimuginio? se sei uno che prende sul serio i pensieri, che fa continuamente bilanci su quello che fa, anche mentre lo fa, ti basta un niente per lanciarti nelle domande più peregrine, quali: le emozioni che proviamo nell'ascoltare le canzoni che amiamo sono vere? proviamo davvero quello che sentiamo? cos'è quel piccolo freddo che ci assale dopo aver visto un film che ci ha commosso il cuore e il cervello? e da dove nasce il desiderio improvviso di prendersi un cane? e perché davanti a una notizia di malasanità ci monta dentro un'indignazione democratica, anche se l'ultima volta che siamo scesi in piazza è stato per aggiungere un grattino alla macchina? nei tentativi di analisi amorose fai-da-te per ricomporre il senso di una storia finita, nelle recensioni estemporanee di brani, eventi, persone, nella ricerca vaga di un centro di gravita - anche se non è permanente va bene lo stesso -, le riflessioni prendono corpo in un libro agile dove la scrittura si palesa al lettore in una delle sue versioni più artigianali ed efficaci: quella di strumento per capire come la pensiamo sulle cose.
SONO FELICE, DOVE HO SBAGLIATO?
Genere: ROMANZO
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
vincenzo malinconico è tornato ed è alle prese con un’ingiusta causa. d’amore. già, c’è di mezzo l’amore anche stavolta, ma un tipo d’amore con cui malinconico non ha avuto ancora a che fare, professionalmente parlando: l’amore impantanato, quello di chi pensa di avere diritto a un risarcimento per il dolore. perché è proprio questo che gli chiedono gli impantanati, sei donne e due uomini uniti in una strampalata associazione: di intentare una causa epocale per danni da sinistri sentimentali. e l’assurdo può sembrare a tratti possibile, al più eccentrico avvocato d’insuccesso di sempre. sono anni, e tanti libri, che le parole di malinconico ci risuonano in testa. qualche volta abbiamo persino seguito i suoi consigli non richiesti. ed eccolo di nuovo qui, fedele nel ridersi addosso un attimo dopo aver detto una cosa che sembrava quasi vera. l’amore può ingolfare una vita, metterla in attesa, in balia degli anni che passano. tutti conosciamo coppie sfinite da rapporti senza futuro: amori dove i progetti, i desideri e persino i diritti ristagnano. a volte è proprio il legame, il problema. i rapporti di forza, il tempo sul groppone, il presente che dà dipendenza. poi capita che una mattina la parte debole si svegli e decida che è venuto il momento di fare i conti. è quello che succede nella sesta avventura di vincenzo malinconico, l’avvocato delle cause perse ancor prima d’essere discusse, quando veronica, la sua compagna, gli manda in studio una coppia di amici che gli chiedono d’intentare, con una class action, una causa epocale per l’infelicità di coppia. la pretesa dei due, apparentemente demenziale (ma malinconico è avvezzo a questo genere di situazioni), si basa su un assunto neanche così sbagliato: se esiste un diritto privato, perché la sfera privata dei sentimenti non dovrebbe andare soggetta alla stessa legge che regola i rapporti patrimoniali? fosse per malinconico la chiuderebbe lì, anche perché ha altro di cui occuparsi (alagia che sta per farlo diventare nonno, alfredo in fibrillazione per il suo primo cortometraggio, uno strano figuro che lo pedina), ma finisce per cedere alle insistenze del suo socio benny e si ritrova a partecipare con lui agli incontri degli impantanati. e noi lo sappiamo bene: quando malinconico si fa trascinare in una situazione che gli sta stretta, sbrocca ma riesce persino a divertirsi. sicuramente a farci divertire come non mai, in questo che è uno dei romanzi più mossi e vivi di diego de silva. fra risate, battibecchi, colpi di scena e ordinarie drammaturgie familiari, malinconico riuscirà ad articolare una stralunata difesa. ma di se stesso, soprattutto.
SUPERFICIE
Genere: LETTERATURA
Formato: DAISY
Livello di lettura: PRIMO LIVELLO
Risguardo di copertina
molti discorsi umani sono irresistibilmente comici e vanno semplicemente riportati sulla pagina in un montaggio sapiente. sembrano costruiti solo per iniziare e non andare mai a fondo: sono grandiosi tentativi di semplificazione impastati in un chiacchiericcio che supera ogni pretesa di profondità per diventare, rigorosamente, superficie: ormai l’unica voce di sinistra è quella di papa francesco. il videocitofono è stato un fallimento. bello, l’ultimo di gramellini. ma quanto si sono rincoglioniti i ragazzi di oggi, che devono vendergli i preservativi con l’apertura facilitata? ma cosa ve ne frega se macron si è sposato la professoressa? sotto casa mia, a roma, dopo le dieci di sera le pantegane fanno i mak p, e abito a duecento metri dal vaticano. non ci sono alternative praticabili a renzi. perché, tu la tua professoressa del liceo non te la saresti fatta? queste sono solo proiezioni, riserviamoci un commento ragionato quando avremo i dati definitivi. ma a te le milf ti piacciono? l’amore ha bisogno di rinnovarsi ciclicamente. una famiglia non può spendere trenta euro per un ombrellone e due sdraio. le primarie non sono le elezioni nazionali. sono le concessioni, che costano troppo. vasco rossi è vecchio? portale tu duecentoventimila persone in uno stadio. ormai si va dallo psicologo per niente. il centrodestra non riesce a esprimere un leader etc...