Risguardo di copertina
è venuto il momento di riappropriarsi di sud e magia di ernesto de martino. a cinquant'anni dalla morte dell'autore, questo grande classico dell'indagine etnografica sul nostro mezzogiorno può essere oggi riletto per quello che effettivamente rappresenta: un contributo - modernissimo, addirittura precorritore - alla comprensione profonda dei modi e dei riti della cultura popolare che portano al riscatto dalla "crisi della presenza" in contesti di forte e perturbata criticità. la "bassa magia cerimoniale" praticata dai contadini lucani è interpretata come un ricco istituto culturale in grado di offrire protezione esistenziale ai ceti popolari, in un regime di vita dominato dalla miseria materiale e dall'oppressione politica. nella lettura di de martino, riti e simboli magici non contrassegnano una mentalità primitiva collocata fuori dalla storia (com'era stato per il carlo levi di cristo si è fermato a eboli): al contrario, il libro si sforza di considerarli all'interno di una più ampia "storia religiosa del mezzogiorno" e delle relazioni tra classi egemoniche e subalterne che in essa si istituiscono. (...) questa nuova edizione, introdotta da un denso saggio storico-critico dei curatori, ripropone tutti i testi e le immagini fotografiche dell'edizione del 1959, corredati e arricchiti da materiali rimasti per lo più inediti...