Risguardo di copertina
finalmente, in questo libro, a parlare di morte non sono medici, politici, cardinali: ma filosofi. la morte moderna, ospedalizzata e tecnologica, ci è stata sottratta. l'esperienza della morte non appartiene più, come la percepivamo una volta, agli eventi naturali della vita. e abbiamo bisogno allora di fermarci a pensare. nelle sei interviste di questo libro, la filosofia riprende la parola. aldo schiavone descrive un futuro in cui si sceglierà come, quando e se morire, giovanni reale invoca la giusta misura dei greci, remo bodei giunge ad ammettere eutanasia ed eugenetica, roberta de monticelli intreccia morte e libertà, vito mancuso traccia una terza via tra indisponibilità della vita e autodeterminazione dell'individuo, emanuele severino giunge alla vertigine di negare la negazione e ad affermare l'eternità dell'uomo. se non ritorneremo a concepire la morte, finiremo per dimenticarci di essere vivi.