Risguardo di copertina
gli avvenimenti internazionali pongono al centro della modernità e della globalizzazione la relazione tra le diversità presenti nel mondo e il rapporto tra questa pluralità eterogenea e le volontà di potenza e predominio di singole nazioni e centri di potere. partendo da questa constatazione, l'autore riflette sul ruolo dell'intercultura, che può contribuire alla rinascita di un pensiero politico e di un'azione sociale in grado di opporsi all'appiattimento della politica nell'affrontare uno dei più gravi problemi globali: l'interpretazione della realtà come "scontro di civiltà". interpretazione che ha come scopo principale la costruzione del consenso sociale intorno a scelte politiche che mirano al mantenimento dei privilegi o delle posizioni dominanti dell'occidente. la ricostruzione etnica della storia, la riduzione della complessità del mondo reale e la narrazione della globalizzazione fatta rimuovendone le dinamiche di potere e gli effetti sugli 'altri' sono strumenti fondamentali a tal fine. la competenza e il metodo interculturale sono allora essenziali per ripensare la storia (incluso il nostro rapporto con l'islam) e leggere criticamente la globalizzazione, oltre che per promuovere approcci pedagogici e percorsi educativi capaci di opporsi ai fondamentalismi.