Risguardo di copertina
di dio si parla, da qualche millennio, in molti modi, e diverse sono le sue facce. quantomeno due: il dio personale e avvolgente delle religioni positive e dogmatiche – l'assolata e ospitale «parete sud»; e il dio impersonale, inconoscibile, abissale di certi mistici e filosofi – la vertiginosa «parete nord». se un volto di dio può mostrarsi, oggi, è plausibile che sia innanzitutto il secondo. lo suggeriscono le pagine di questo libro luminoso, franco diario personale e al tempo stesso guida attraverso gli indizi offerti da miti, leggende e racconti. e se in le cose come sono hervé clerc si è aperto una via attraverso i testi buddhisti, riuscendo a renderli accessibili, allo stesso modo qui, allargando lo sguardo a varie tradizioni religiose, con rara grazia offre un appiglio per ascendere verso la più ineffabile e nascosta delle realtà.
Risguardo di copertina
questo è un libro che l'autore non poteva non scrivere, e che si è portato dentro per quattro decenni. perché fu più di quarant'anni fa che, reduce dai fervori e dai clamori del maggio '68, hervé clerc ebbe "un'esperienza incommensurabile rispetto a tutte quelle che avrebbe poi fatto nella sua vita e, ovviamente, a quelle fatte in precedenza": scoprì il buddhismo nella sua essenza - nudo, immobile, vuoto. allora non sapeva che cosa fosse. oggi, riprendendo il filo della propria biografia, riesce a renderci partecipi di un insegnamento plurimillenario, e nella forma più semplice e spoglia possibile, scardinando cliché, tic accademici, gerghi, mode.