Risguardo di copertina
quinto mese dell'anno 1721, pechino. la giovane daiyu, per mantenere la promessa fatta al capezzale della madre, è costretta a lasciare la modesta casa di provincia dove è cresciuta e a partire per pechino. quando arriva, la sorpresa è grande: entra a far parte di una delle famiglie più influenti della capitale e la dimora in cui vive è un sontuoso edificio che accoglie numerosi zii e cugini, tutti indissolubilmente coinvolti nelle trame del palazzo imperiale. per daiyu è un mondo ignoto e pericoloso, dove gli uomini manovrano abilmente per mantenere il potere, mentre le donne rimangono confinate nella prigione dorata delle loro stanze. e lì che daiyu cerca l'affetto e la complicità delle altre, trovando da un lato il duro cuore della nonna, dall'altro la docile tenerezza della cugina maggiore. chi però le ruba l'anima è baoyu, il bellissimo e ambito cugino con il dono della fortuna: la pietra di giada che, si narra, avesse in bocca alla nascita. l'amore che sboccia tra i due è sincero e puro, ma le invidie, le gelosie e la ragion di stato erigono tra loro un muro invalicabile. solo la pietra di giada sembra, per un istante, proteggere e promettere un futuro agli innamorati. ispirata da un classico cinese - "il sogno della camera rossa" - pauline chen intesse un affresco d'epoca e ci racconta con intensa partecipazione la storia dei romeo e giulietta d'oriente, uniti dall'amore, divisi dal potere.