Autore selezionato: CAZZULLO ALDO

In questa pagina vengono riportate tutte le opere, presenti nel nostro catalogo, di CAZZULLO ALDO.

A RIVEDER LE STELLE

Genere: POESIA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

dante è il poeta che inventò l'italia. non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un'idea di noi stessi e del nostro paese: il «bel paese» dove si dice «sì». una terra unita dalla cultura e dalla bellezza, destinata a un ruolo universale: perché raccoglie l'eredità dell'impero romano e del mondo classico; ed è la culla della cristianità e dell'umanesimo. l'italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di dante. non solo. dante è il poeta delle donne. è solo grazie alla donna – scrive – se la specie umana supera qualsiasi cosa contenuta nel cerchio della luna, vale a dire sulla terra. la donna è il capolavoro di dio, la meraviglia del creato; e beatrice, la donna amata, per dante è la meraviglia delle meraviglie. sarà lei a condurlo alla salvezza. ma il poeta ha parole straordinarie anche per le donne infelicemente innamorate, e per le vite spente dalla violenza degli uomini: come quella di francesca da rimini. aldo cazzullo ha scritto il romanzo della divina commedia. ha ricostruito parola per parola il viaggio di dante nell'inferno. gli incontri più noti, da ulisse al conte ugolino. e i tanti personaggi maledetti ma grandiosi che abbiamo dimenticato: la fierezza di farinata degli uberti, la bestialità di vanni fucci, la saggezza di brunetto latini, la malvagità di filippo argenti. nello stesso tempo, cazzullo racconta – con frequenti incursioni nella storia e nell'attualità – l'altro viaggio di dante: quello in italia. nella divina commedia sono descritti il lago di garda, scilla e cariddi, le terre perdute dell'istria e della dalmazia, l'arsenale di venezia, le acque di mantova, la «fortunata terra di puglia», la bellezza e gli scandali di roma, genova, firenze e delle altre città toscane. dante è severo con i compatrioti. denuncia i politici corrotti, i papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai, e tutti coloro che antepongono l'interesse privato a quello pubblico. ma nello stesso tempo esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie; sino a «riveder le stelle».

BASTA PIANGERE!

Genere: SOCIOLOGIA

Formato: MP3

Livello di lettura: SECONDO LIVELLO

Risguardo di copertina

"non ho nessuna nostalgia del tempo perduto. non era meglio allora. è meglio adesso. l'italia in cui siamo cresciuti era più povera, più inquinata, più violenta, più maschilista di quella di oggi. c'erano nubi tossiche come a seveso, il terrorismo, i sequestri. era un paese più semplice, senza tv a colori, computer, videogiochi. però il futuro non era un problema; era un'opportunità." aldo cazzullo racconta ai ragazzi di oggi la storia della sua generazione e quella dei padri e dei nonni, "che non hanno trovato tutto facile; anzi, hanno superato prove che oggi non riusciamo neanche a immaginare. hanno combattuto guerre, abbattuto dittature, ricostruito macerie. hanno fatto di ogni piccola gioia un'assoluta felicità anche per conto dei commilitoni caduti nelle trincee di ghiaccio o nel deserto. mia bisnonna sposò un uomo che non aveva mai visto: non era la persona giusta con cui lamentarmi per le prime pene d'amore. mio nonno fece la grande guerra e vide i suoi amici morire di tifo: non potevo lamentarmi con lui per il morbillo. l'altro nonno da bambino faceva a piedi 15 chilometri per andare al lavoro perché non aveva i soldi per la corriera: come lamentarmi se non mi compravano il motorino?". i nati negli anni sessanta non hanno vissuto la guerra e la fame; ma sapevano che c'erano state. hanno assorbito l'energia di un paese che andava verso il più anziché verso il meno. hanno letto il libro cuore, i romanzi di salgari, pinocchio, i classici. non hanno avuto le opportunità dell'era digitale.

CRAXI L'ULTIMO VERO POLITICO

Genere: BIOGRAFIA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

a un tratto, la ruota del destino diede un giro. la vicenda di craxi entrò nella fase finale, quella della vita e della morte. in poche settimane la situazione sarebbe precipitata, in modo insieme epico e grottesco. iniziava una tragedia. che tanti in principio considerarono una farsa. perché l’italia è convinta di essere un paese comico, al più melodrammatico. invece la storia unitaria del nostro paese è una storia tragica.» aldo cazzullo atterra a tunisi a fine ottobre del 1999. in italia è appena arrivata la notizia del ricovero di bettino craxi. il leader socialista, dal 1994 ad hammamet per sfuggire a mani pulite e all’arresto, sarebbe morto pochi mesi dopo. parte dalla fine, da questi ricordi personali vissuti sul campo del giornalismo – la malattia di craxi, il disperato intervento chirurgico, la morte, il funerale -, il racconto dell’uomo e del politico che più di ogni altro ha rappresentato la modernizzazione dell’italia repubblicana e la caduta del sistema dei partiti. un ritratto in chiaroscuro. un profilo biografico impreziosito da aneddoti personali e da un apparato fotografico unico, che punta a ricostruire la storia del giovane militante, l’ascesa al potere del segretario socialista, i rapporti con i leader nazionali e internazionali del suo tempo, dando conto della dimensione umana e intima del politico che fu craxi anche nei mesi concitati dell’epilogo della sua parabola, senza nascondere gli errori e le responsabilità. fino a tracciare un’analisi della sua eredità, quel nodo mai sciolto della fine della prima repubblica che forse trova proprio in bettino la sua plastica rappresentazione: uomo di potere osannato e odiato, capro espiatorio della stagione del malaffare, esiliato illustre per alcuni, latitante per altri (e per la giustizia italiana). l’ultimo vero politico, scrive cazzullo a venticinque anni dalla scomparsa di bettino craxi, con una formula su cui non si riesce a porre un solo accento: è stato l’ultimo uomo di stato italiano dotato di spessore e di visione; ma ha pagato un prezzo altissimo alla sua spregiudicatezza. ingombrante financo sul piano fisico, è diventato il bersaglio grosso: da statista a «cinghialone». un simbolo della prima repubblica, che ha avuto – come ha riconosciuto il suo nemico della vita, eugenio scalfari – «la grandezza della fine

FRANCESCO

Genere: STORIA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

“di uomini così, ne nasce uno ogni mille anni. duemila anni fa abbiamo avuto gesù. nel millennio precedente avevamo avuto buddha. nel millennio successivo abbiamo avuto san francesco. vedremo cosa ci attende ora, in questo millennio appena cominciato. che, se non daremo retta a san francesco, per l’umanità potrebbe essere l’ultimo.” comincia così il nuovo libro di aldo cazzullo: francesco. il più italiano dei santi. dopo lo straordinario successo del libro sulla bibbia, l'autore affronta un altro tema religioso, inquadrandolo nella contemporaneità. francesco è il più italiano dei santi – frase attribuita al duce, che in realtà è di gioberti – perché è fondamentale nel costruire l’identità italiana. perché scrive la prima, splendida poesia in italiano: il cantico delle creature. perché percorre l’italia, dalle grandi città alla campagna, e inventa il presepe. e perché esprime il meglio – l’amore per il prossimo, il rispetto per tutte le creature, la cortesia, il buon umore – dell’animo degli italiani. cazzullo racconta la vita straordinaria di francesco, la giovinezza piena di ideali cavallereschi, la rottura con il padre, la spoliazione, l’incontro con il papa, fino al grande mistero: le stimmate. miracolo che fa di lui il nuovo gesù? o un modo inventato dalla chiesa per relegarlo nel cielo e allontanarlo dalla terra? lavorando direttamente sulle fonti medievali – a cominciare dalla prima biografia del santo, quella di tommaso da celano, condannata al rogo – e sugli studi più recenti di jacques le goff e chiara frugoni, l’autore traccia anche la storia del francescanesimo attraverso i personaggi ispirati dal santo – sant’antonio, giotto, dante, cristoforo colombo, padre pio – fino al primo papa chiamato francesco.

GIURO CHE NON AVRO' PIU FAME

Genere: INCHIESTE E INTERVISTE

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu via col vento. molte si identificarono in una scena: rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «giuro che non soffrirò mai più la fame!». quel giuramento collettivo fu ripetuto da milioni di italiane e di italiani. fu così che settant'anni fa venne ricostruito un paese distrutto. come scrive aldo cazzullo, «avevamo 16 milioni di mine inesplose nei campi. oggi abbiamo in tasca 65 milioni di telefonini, più di uno a testa, record mondiale. solo un italiano su 50 possedeva un'automobile. oggi sono 37 milioni, oltre uno su due. eppure eravamo più felici di adesso». ora l'italia è di nuovo un paese da ricostruire. la lunga crisi ha fatto i danni di una guerra. per questo dovremmo ritrovare l'energia e la fiducia in noi stessi di cui siamo stati capaci allora. cazzullo racconta l'anno-chiave della ricostruzione, il 1948. lo scontro del 18 aprile tra democristiani e comunisti. l'attentato a togliatti e l'insurrezione che seguì. la vittoria al tour di bartali e l'era dei campioni poveri: coppi e il grande torino, cui restava un anno di vita. le figure dei ricostruttori, da valletta a mattei, da olivetti a einaudi. il ruolo fondamentale delle donne, da lina merlin, che si batte contro le case chiuse, ad anna magnani, che porta al cinema la vita vera. l'epoca della rivista: wanda osiris e totò, macario e govi, il giovane sordi e nilla pizzi. ma i veri protagonisti del libro sono le nostre madri e i nostri padri. la loro straordinaria capacità di lavorare e anche di tornare a ridere. il racconto di un tempo in cui a natale si regalavano i mandarini, ci si spostava in bicicletta, la sera si ascoltava tutti insieme la radio; e intanto si faceva dell'italia un paese moderno.

GIURO CHE NON AVRO' PIU' PAURA

Genere: STORIA

Formato: MP3

Livello di lettura: SECONDO LIVELLO

Risguardo di copertina

il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu "via col vento". molte si identificarono in una scena: rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «giuro che non soffrirò mai più la fame!». quel giuramento collettivo fu ripetuto da milioni di italiane e di italiani. fu così che settant'anni fa venne ricostruito un paese distrutto. come scrive aldo cazzullo, «avevamo 16 milioni di mine inesplose nei campi. oggi abbiamo in tasca 65 milioni di telefonini, più di uno a testa, record mondiale. solo un italiano su 50 possedeva un'automobile. oggi sono 37 milioni, oltre uno su due. eppure eravamo più felici di adesso». ora l'italia è di nuovo un paese da ricostruire. la lunga crisi ha fatto i danni di una guerra. per questo dovremmo ritrovare l'energia e la fiducia in noi stessi di cui siamo stati capaci allora. cazzullo racconta l'anno-chiave della ricostruzione, il 1948. lo scontro del 18 aprile tra democristiani e comunisti. l'attentato a togliatti e l'insurrezione che seguì. la vittoria al tour di bartali e l'era dei campioni poveri: coppi e il grande torino, cui restava un anno di vita. le figure dei ricostruttori, da valletta a mattei, da olivetti a einaudi. il ruolo fondamentale delle donne, da lina merlin, che si batte contro le case chiuse, ad anna magnani, che porta al cinema la vita vera. l'epoca della rivista: wanda osiris e totò, macario e govi, il giovane sordi e nilla pizzi. ma i veri protagonisti del libro sono le nostre madri e i nostri padri. la loro straordinaria capacità di lavorare e anche di tornare a ridere. il racconto di un tempo in cui a natale si regalavano i mandarini, ci si spostava in bicicletta, la sera si ascoltava tutti insieme la radio; e intanto si faceva dell'italia un paese moderno.

IL DIO DEI NOSTRI PADRI

Genere: RELIGIONE

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

i nostri padri erano convinti di vivere sotto l’occhio di dio: la sua esistenza era certa come quella del sole che sorge e tramonta. oggi abbiamo smesso di crederci, o anche solo di pensarci. e la bibbia nessuno la legge più.invece la bibbia è un libro meraviglioso. che si può leggere anche come un grande romanzo. l’autobiografia di dio.aldo cazzullo fa con la bibbia quel che aveva fatto con dante: ci racconta la storia, in modo chiaro e comprensibile a tutti, con continui riferimenti all’attualità, alla nostra vita, passando attraverso le vicende storiche e i capolavori dell’arte.la creazione, adamo ed eva, la cacciata dall’eden, caino e abele, noè e il diluvio. la storia di giacobbe che lottò con dio e di giuseppe che svelò i sogni del faraone. mosè, le piaghe d’egitto, il passaggio del mar rosso, i dieci comandamenti. e poi la conquista della terra promessa, da giosuè che espugna gerico a davide che taglia la testa di golia, da sansone, l’eroe fortissimo ma tradito dal suo amore, a salomone che innalza il tempio. cazzullo rievoca storie dal fascino millenario. e racconta le grandi donne della bibbia: giuditta che taglia la testa al condottiero nemico, ester che salva il popolo dallo sterminio, susanna che fa condannare i suoi molestatori. e poi l’angelo che salva tobia e il diavolo che tormenta giobbe, l’amore del cantico dei cantici e la disillusione dell’ecclesiaste. sino alla grande speranza della resurrezione, e di un salvatore che viene a riscattare l’umanità: per i cristiani, gesù.dopo averci raccontato la storia millenaria dell’impero romano e aver mostrato come sia ancora viva nei nostri giorni, cazzullo invita il lettore a un entusiasmante viaggio nella bibbia, mostrandoci che è il più grande romanzo mai scritto. il dio dei nostri padri è un libro appassionante e illuminante, che ci conduce alle radici della nostra cultura e delle nostre famiglie.

IL POSTO DEGLI UOMINI

Genere: LETTERATURA

Formato: DAISY

Livello di lettura: SECONDO LIVELLO

Risguardo di copertina

«i nostri nemici finiranno all'inferno; le nostre mamme in paradiso; ma a noi un po' di purgatorio non lo leva nessuno. per questo il purgatorio è il posto degli uomini, dove andremo tutti. meglio sapere per tempo quel che ci aspetta. dante stesso pensava di finirvi da morto, nel girone dei superbi...». aldo cazzullo prosegue il viaggio sulle orme del «poeta che inventò l'italia». il romanzo della divina commedia, dopo l'inferno, racconta ora il purgatorio: il luogo del «quasi», dell'attesa della felicità; che è in sé una forma di felicità. un mondo di nostalgia ma anche di consolazione, dove il tempo che passa non avvicina alla morte ma alla salvezza. una terra di frontiera tra l'uomo e dio, con il fascino di una città di confine. la tecnica narrativa è la stessa di "a riveder le stelle". la ricostruzione del viaggio nell'aldilà viene arricchita dai riferimenti alla storia, alla letteratura, al presente. il purgatorio è il luogo degli artisti: il musico casella, il poeta guinizzelli, il miniaturista oderisi che cita l'amico di dante, giotto. ci sono i condottieri pentiti nell'ultima ora: manfredi con il ciglio «diviso» da un colpo, bonconte delle cui spoglie il diavolo ha fatto strazio, provenzano salvani che si umiliò a chiedere l'elemosina per un amico in piazza del campo a siena. e ci sono le donne: gli occhi cuciti dell'invidiosa sapìa, le lacrime disperate della vedova nella e la splendida apparizione di pia de' tolomei, l'unico personaggio a preoccuparsi per la fatica di dante, «deh, quando tu sarai tornato al mondo/ e riposato della lunga via...». nel purgatorio, oltre a descrivere il bel paese, il poeta pronuncia la sua terribile invettiva civile: «ahi serva italia, di dolore ostello...». e in cima alla montagna, entrato nell'eden, ritrova beatrice, più bella ancora di come la ricordava. dante trema per l'emozione, piange, perde virgilio, e si prepara a volare con la donna amata in paradiso. e ognuno di noi, dopo due anni di pandemia, ha capito quello che il purgatorio vuole significare. può così sentirsi come dante: «puro e disposto a salire a le stelle».

L'ITALIA DE NOANTRI

Genere: STORIA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

"noantri" è la parola chiave dell'italia di oggi. l'italia dei clan, delle famiglie, delle fazioni. del dominio dei rapporti personali. della politica divenuta prosecuzione degli affari con altri mezzi. un paese mai così frammentato, eppure mai così uguale dal piemonte alla sicilia: unificato dall'egemonia di roma e del mezzogiorno. "forse al nord si evade il fisco meno che al sud? forse il traffico è meno congestionato e non si suona il clacson per strada? forse al nord non si paga il pizzo, non si pratica l'usura, non si sfrutta la prostituzione, non si cede al racket, non si accolgono gli investimenti della camorra?" aldo cazzullo parte dalla sua città, alba, dove ancora trent'anni fa "i miei nonni non avrebbero mai mangiato una pizza", e dove ora si vive di turismo quasi come a taormina. e dalla sua terra, le langhe, cuore dello scandalo del grinzane cavour e di un piemonte che ha rinunciato all'idea di diversità dal resto del paese. il viaggio prosegue nella roma del palazzo e dei vanzina, del vaticano e dei cesaroni, capitale de noantri - "perché escludere se puoi includere?" - di un'italia sempre più romanocentrica. conduce al sud, che nel costume e nel linguaggio, dalla mafia a padre pio, ha ormai imposto il suo primato culturale al nord. racconta come i nuovi italiani, i figli degli immigrati, stiano scalzando gli italiani "veri", che hanno sempre meno voglia di lavorare. analizza la meridionalizzazione di pdl e pd.

LA GUERRA DEI NOSTRI NONNI

Genere: STORIA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

la grande guerra non ha eroi. i protagonisti non sono re, imperatori, generali. sono fanti contadini: i nostri nonni. aldo cazzullo racconta il conflitto '15-18 sul fronte italiano, alternando storie di uomini e di donne: le storie delle nostre famiglie. perché la guerra è l'inizio della libertà per le donne, che dimostrano di poter fare le stesse cose degli uomini: lavorare in fabbrica, guidare i tram, laurearsi, insegnare. le vicende di crocerossine, prostitute, portatrici, spie, inviate di guerra, persino soldatesse in incognito, incrociano quelle di alpini, arditi, prigionieri, poeti in armi, grandi personaggi e altri sconosciuti. attraverso lettere, diari di guerra, testimonianze anche inedite, "la guerra dei nostri nonni" conduce nell'abisso del dolore. ma sia le testimonianze di una sofferenza che oggi non riusciamo neppure a immaginare, sia le tante storie a lieto fine, come quelle raccolte dall'autore su facebook, restituiscono la stessa idea di fondo: la grande guerra fu la prima sfida dell'italia unita; e fu vinta. l'italia poteva essere spazzata via; dimostrò di non essere più "un nome geografico", ma una nazione. questo non toglie nulla alle gravissime responsabilità, che il libro denuncia con forza, di politici, generali, affaristi, intellettuali, a cominciare da d'annunzio, che trascinarono il paese nel grande massacro. ma può aiutarci a ricordare chi erano i nostri nonni, di quale forza morale furono capaci, e quale patrimonio portiamo dentro di noi.

LA MIA ANIMA E' OVUNQUE TU SIA

Genere: ROMANZO POLIZIESCO

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

alba, aprile 1945. in città è arrivato il tesoro della quarta armata. il denaro, il frutto delle requisizioni, le ricchezze che una forza di occupazione accumula in guerra: tutto questo viene spartito tra la curia e i partigiani. il vescovo affida la propria parte a un giovane promettente, cresciuto in seminario: antonio tibaldi. il capo dei partigiani rossi, domenico moresco, tiene la propria parte per sé, tradendo l'amicizia del compagno alberto e la memoria della donna che entrambi hanno amato con l'assolutezza della gioventù e della battaglia: virginia, occhi chiari, sorriso a forma di cuore e coraggio da combattente, torturata e uccisa dai fascisti. alba, 25 aprile 2011. in un bosco sulla langa viene ritrovato il cadavere di moresco, divenuto industriale del vino, capostipite di una delle due grandi famiglie della città. sul caso, oltre alla polizia, indaga sylvie, detective tanto spregiudicata quanto seducente, ingaggiata dal capo dell'altra dinastia: tibaldi. alba, 1963. un grande scrittore, outsider della letteratura italiana, impiegato della tibaldi vini, sente vicina la morte. e allora cerca di ricostruire la storia del tesoro, della guerra partigiana, di un amore perduto. e intuisce i fili di una vicenda destinata molti anni dopo a finire in un delitto, sulla cui scena si agitano fantasmi del passato, comunisti, sacerdoti, fascisti, mogli tradite e traditrici, figli forse illegittimi, passioni romantiche e sadiche.

LE DONNE EREDITERANNO LA TERRA

Genere: POLITICA

Formato: MP3

Livello di lettura: SECONDO LIVELLO

Risguardo di copertina

voi donne siete meglio di noi. non pensiate che gli uomini non lo sappiano; lo sappiamo benissimo, e sono millenni che ci organizziamo per sottomettervi, spesso con il vostro aiuto. ma quel tempo sta finendo. è finito. comincia il tempo in cui le donne prenderanno il potere.» aldo cazzullo racconta perché il nostro sarà il secolo del sorpasso della donna sull'uomo. i segni sono evidenti: a berlino e a londra governano due donne, una donna si affaccia per la prima volta sulla soglia della casa bianca. l'italia resta un paese maschilista; eppure sono donne la sindaca della capitale, la presidente della camera, le direttrici delle principali carceri, l'astronauta più nota, la scienziata più importante. ed è solo l'inizio.le donne erediteranno la terra perché sono più dotate per affrontare l'epoca grandiosa e terribile che ci è data in sorte. perché sanno sacrificarsi, guardare lontano, prendersi cura; ed è il momento di prendersi cura della terra e dell'uomo, che non sono immortali.l'autore evoca il genio femminile, attraverso figure del passato e del presente, storie di grandi artiste e di figlie che salvano i padri o ne custodiscono la memoria. racconta le battaglie che le donne conducono nel mondo e in italia contro le ingiustizie che ancora le penalizzano, contro il masochismo che ancora le mette l'una contro l'altra o le induce a innamorarsi della persona sbagliata. e ricostruisce i mezzi con cui i maschi hanno imposto la loro egemonia per secoli, quando una femmina per rivendicare la propria libertà doveva diventare come un uomo, o almeno sembrarlo: da giovanna d'arco, arsa viva per non aver rinunciato all'abito maschile, alle «soldate» che si travestirono per combattere tutte le guerre.il racconto di cazzullo arriva sino all'ultima generazione, le adolescenti nate nel 2000: abituate a essere le migliori a scuola, a leggere romanzi dove il pianeta è salvato da una ragazzina, ad abitare regni fantastici dove non comandano più i principi azzurri, ma le principesse. anche per questo costruiranno un mondo dove non si farà più caso se il capufficio o il capo dello stato è una donna.

LE ITALIANE

Genere: BIOGRAFIA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

sono le donne a custodire l'identità italiana. partendo da questa convinzione, aldo cazzullo rievoca le figure, il carattere e le storie delle italiane che ha conosciuto. un racconto a più voci che è anche un viaggio dentro l'animo femminile e nella comunità nazionale. dalle centenarie che hanno fatto l'italia, come franca valeri e rita levi montalcini, alle giovani promesse di oggi, come chiara ferragni e bebe vio. donne di potere, come nilde iotti e miuccia prada, e donne di parola, da oriana fallaci a inge feltrinelli. per arrivare a oggi: chi ha salvato l'italia nell'anno terribile della pandemia? noi diciamo medici e infermieri, al maschile. ma non solo la maggioranza delle infermiere sono donne; sono donne la maggioranza dei giovani medici. neppure il lockdown ha fermato le cassiere dei supermercati, le edicolanti, le poliziotte, le farmaciste, le professoresse che hanno fatto lezione on line, le mamme che hanno lavorato e badato ai figli rimasti a casa, le nonne che hanno corso rischi pur di prendersi cura dei nipoti. in queste pagine si raccontano in prima persona attrici come monica bellucci e stefania sandrelli, cantanti come laura pausini e gianna nannini, campionesse dello sport come valentina vezzali e federica pellegrini. scrittrici come dacia maraini, critiche come fernanda pivano, editrici come elvira sellerio. ma compaiono anche figure storiche come chiara d'assisi, patriote, partigiane, combattenti. alcune non ci sono più, altre hanno tutta la vita davanti. samantha cristoforetti ha conquistato lo spazio, nives meroi l'himalaya, sofia viscardi la rete. tante hanno sofferto moltissimo, sia pure in modi diversi: alda merini in manicomio, vittoria leone nelle stanze del potere, maria romana de gasperi quando il padre era nelle carceri fasciste. molte testimoniano che l'italia resta purtroppo un paese maschilista; ma tutte confermano che la grande avanzata delle donne è appena cominciata.

METTI VIA QUEL CELLULARE

Genere: SOCIOLOGIA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

aldo cazzullo si rivolge ai figli e a tutti i ragazzi: li invita a non confondere la vita virtuale con quella reale, a non bruciarsi davanti ai videogame, a non andare sempre in giro con le cuffiette, a non rinunciare ai libri, al cinema, ai concerti, al teatro; e soprattutto a salvare i rapporti umani con i parenti e i professori, la gioia della conversazione vera e non attraverso le chat e le faccine. i suoi figli, francesco e rossana, rispondono spiegando al padre e a tutti gli adulti il rapporto della loro generazione con il telefonino e la rete: che consente di vivere una vita più ricca, di conoscere persone nuove, di mettere lo studente al centro della scuola, di leggere i classici. ne nasce un dialogo serrato sui rischi e sulle opportunità del nostro tempo: la cattiveria online, gli youtuber e l'elogio dell'ignoranza, i cyberbulli, gli idoli del web, i padroni delle anime da facebook ad amazon, l'educazione sentimentale affidata a youporn, la distruzione dei posti di lavoro e della cultura tradizionale, i nuovi politici da trump a grillo, sino all'uomo artificiale; ma anche le possibilità dei social, i nonni che imparano a usare le chat per parlare coi nipoti, la rivolta contro le dittature, la nascita di una gioventù globale unita dalla rete.

MUSSOLINI IL CAPOBANDA

Genere: POLITICA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

«cent'anni fa, in questi stessi giorni, la nostra patria cadeva nelle mani di una banda di delinquenti, guidata da un uomo spietato e cattivo. un uomo capace di tutto; persino di far chiudere e morire in manicomio il proprio figlio, e la donna che l'aveva messo al mondo». comincia così il racconto di aldo cazzullo su mussolini. una figura di cui la maggioranza degli italiani si è fatta un'idea sbagliata: uno statista che fino al '38 le aveva azzeccate quasi tutte; peccato l'alleanza con hitler, le leggi razziali, la guerra. cazzullo ricorda che prima del '38 mussolini aveva provocato la morte dei principali oppositori: matteotti, gobetti, gramsci, amendola, don minzoni, carlo e nello rosselli. aveva conquistato il potere con la violenza non solo manganelli e olio di ricino ma bombe e mitragliatrici facendo centinaia di vittime. fin dal 1922 si era preso la rivincita sulle città che gli avevano resistito, con avversari gettati dalle finestre di san lorenzo a roma, o legati ai camion e trascinati nelle vie di torino. aveva imposto una cappa di piombo: tribunale speciale, polizia segreta, confino, tassa sul celibato, esclusione delle donne da molti posti di lavoro. aveva commesso crimini in libia 40 mila morti tra i civili , in etiopia dall'iprite al massacro dei monaci cristiani, in spagna. aveva usato gli italiani come cavie per cure sbagliate contro la malaria e per vaccini letali. era stato crudele con tanti: a cominciare da ida dalser e dal loro figlio benitino. la guerra non fu un impazzimento del duce, ma lo sbocco logico del fascismo, che sostiene la sopraffazione di uno stato sull'altro e di una razza sull'altra. idee che purtroppo non sono morte con mussolini. anche se cazzullo demolisce un altro luogo comune: non è vero che tutti gli italiani sono stati fascisti. e l'antifascismo dovrebbe essere un valore comune a tutti i partiti e a tutti gli italiani.

PECCATI IMMORTALI

Genere: ROMANZO POLIZIESCO

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

roma. tra qualche anno. salvini è caduto, dopo che un barcone di migranti è affondato davanti a un porto chiuso. ora al governo ci sono il pd e il popolo dell'onestà. ma il premier è debole, e il nuovo ministro dell'interno prepara un piano per prendere il potere. su questo scenario si apre il giallo. il cardinale michelangelo aldrovandi, l'unico conservatore a essersi conquistato la fiducia del papa, viene trovato morto in circostanze oscure. lo scandalo è messo a tacere. ma remedios, la suora che lo accudiva, ritrova un telefonino con quattro foto. che compromettono - per un curioso dettaglio - il leader emergente del popolo dell'onestà. il telefonino viene rubato. e lo cercano in molti. per quelle foto, che possono far saltare il governo e il vaticano, si tenta di uccidere. si uccide. ci si uccide. sulla scena compaiono i servizi, i gendarmi del papa, un vecchio senatore che sa tutto di tutti, un killer con uno strano vizio e un peso sulla coscienza. e compare una ex spia, leone di castro detto gricia per la sua voracità, che con suor remedios forma una coppia di investigatori sottovalutata e quindi sorprendente. in un vortice di colpi di scena, delitti e situazioni grottesche, drammi e farse, aldo cazzullo e fabrizio roncone portano il lettore nei bassifondi e nell'empireo della capitale, nei campi della mafia nigeriana e nelle feste dei padroni di roma, sino alle stanze segrete del potere e in fondo agli abissi dell'animo umano. il racconto, tra personaggi reali e altri immaginari, consegna il ritratto del nostro paese, del nostro popolo, del nostro tempo. e quando tutti i nodi sembrano sciogliersi, ecco che si profila la vera minaccia che incombe sulla cristianità.

POSSA IL MIO SANGUE SERVIRE

Genere: STORIA

Formato: MP3

Livello di lettura: SECONDO LIVELLO

Risguardo di copertina

la resistenza a lungo è stata considerata solo una "cosa di sinistra": fazzoletto rosso e bella ciao. poi, negli ultimi anni, i partigiani sono stati presentati come carnefici sanguinari, che si accanirono su vittime innocenti, i "ragazzi di salò". entrambe queste versioni sono parziali e false. la resistenza non è il patrimonio di una fazione; è un patrimonio della nazione. aldo cazzullo lo dimostra raccontando la resistenza che non si trova nei libri. storie di case che si aprono nella notte, di feriti curati nei pagliai, di ricercati nascosti in cantina, di madri che fanno scudo con il proprio corpo ai figli. le storie delle suore di firenze, giuste tra le nazioni per aver salvato centinaia di ebrei; dei sacerdoti come don ferrante bagiardi, che sceglie di morire con i suoi parrocchiani dicendo "vi accompagno io davanti al signore"; degli alpini della val chisone che rifiutano di arrendersi ai nazisti perché "le nostre montagne sono nostre"; dei tre carabinieri di fiesole che si fanno uccidere per salvare gli ostaggi; dei 600 mila internati in germania che come giovanni guareschi restano nei lager a patire la fame e le botte, pur di non andare a salò a combattere altri italiani. la resistenza fu fatta dai partigiani comunisti come cino moscatelli, ma anche da quelli cattolici come paola del din, monarchici come edgardo sogno, autonomi come beppe fenoglio. e fu fatta dalle donne, dai fucilati di cefalonia, dai bersaglieri che morirono combattendo al fianco degli alleati

QUANDO ERAVAMO I PADRONI DEL MONDO

Genere: STORIA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

l’impero romano non è mai caduto. tutti gli imperi della storia si sono presentati come eredi degli antichi romani: l’impero romano d’oriente; il sacro romano impero di carlo magno; mosca, la terza roma. e poi l’impero napoleonico e quello britannico. i regimi fascista e nazista. l’impero americano e quello virtuale di mark zuckerberg, grande ammiratore di augusto: il primo uomo a guidare una comunità multietnica di persone che non si conoscevano tra loro ma condividevano lingua, immagini, divinità, cultura. roma vive. in tutto il mondo le parole della politica vengono dal latino: popolo, re, senato, repubblica, pace, legge, giustizia. kaiser e zar derivano da cesare. i romani hanno dato i nomi ai giorni e ai mesi. hanno ispirato poeti e artisti in ogni tempo, da dante a hollywood. hanno dettato le regole della guerra, dell’architettura, del diritto che vigono ancora oggi. hanno affrontato questioni che sono le stesse della nostra quotidianità, il razzismo e l’integrazione, la schiavitù e la cittadinanza: si poteva diventare romani senza badare al colore della pelle, al dio che si pregava, al posto da cui si veniva. a noi italiani in particolare i romani hanno dato le strade, la lingua, lo stile, l’orgoglio, e il primo embrione di nazione. il libro racconta la fondazione mitica di roma, dal mito letterario di enea a quello di romolo. l’età repubblicana, con gli eroi, tra cui molte donne, disposti a morire per la patria. l’avventura di golpisti come catilina e di rivoluzionari come spartaco, lo schiavo che ha ispirato ribelli di ogni epoca. la straordinaria storia di giulio cesare e di ottaviano augusto, due tra i più grandi uomini mai esistiti. e la vicenda di costantino: perché se oggi l’occidente è cristiano, se preghiamo gesù, se il papa è a roma, è perché l’impero divenne cristiano.

UNA GIORNATA PARTICOLARE

Genere: STORIA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

cosa ha provato cristoforo colombo il giorno in cui è partito per andare oltre l’orizzonte? cosa ha significato per dante intraprendere un incredibile viaggio all’inferno? quand’è che spartaco decise di spezzare le catene che lo tenevano prigioniero? in quale modo san francesco riuscì a convincere il papa che non avrebbe distrutto ma salvato la cristianità? in che modo i medici diedero un’impronta decisiva all’intero rinascimento italiano nonostante la tragedia dell’assassinio di giuliano, fratello di lorenzo il magnifico, durante la congiura dei pazzi? oggi, in un’epoca di profonda crisi, politica e sociale, aldo cazzullo sceglie tredici grandi eventi del passato per raccontare le svolte principali della nostra storia e il coraggio delle persone che hanno saputo cambiarla. tredici giornate memorabili, che rappresentano il culmine di una stagione o l’inizio di una nuova era: dalla scoperta dell’america alla disfatta di caporetto, dal processo di artemisia gentileschi alla strage di capaci. date, personaggi, luoghi e momenti che hanno trasformato l’italia e il mondo intero. per conoscere meglio il nostro passato in un racconto vivido e avvincente che restituisce il senso e il valore della memoria e che indaga la dimensione dell’individuo, quella più appassionante e carica di umanità.

VIVA L'ITALIA!

Genere: STORIA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

la resistenza non è di moda. è considerata una "cosa di sinistra". si dimentica il sangue dei sacerdoti come don ferrante bagiardi, che volle morire con i parrocchiani dicendo "vi accompagno io davanti al signore", e dei militari come il colonnello montezemolo, cui i nazifascisti cavarono i denti e le unghie, non i nomi dei compagni. si dimentica che i partigiani non furono tutti sanguinari vendicatori ma anzi vennero braccati, torturati, impiccati ed esposti per terrorizzare i civili; e che i "vinti", i "ragazzi di salò", per venti mesi ebbero il coltello dalla parte del manico, e lo usarono. neppure il risorgimento è di moda. lo si considera una "cosa da liberali". si dimentica che nel 1848 insorse l'italia intera. oggi è l'ora della lega e dei neoborbonici. l'italia la si vorrebbe divisa o ridotta a belpaese: non una nazione, ma un posto in cui non si vive poi così male. invece l'italia è una cosa seria. è molto più antica di 150 anni; è nata nei versi di dante e petrarca, nella pittura di piero della francesca e di tiziano. ed è diventata una nazione grazie a eroi spesso dimenticati. aldo cazzullo ne racconta la storia. respinge l'idea leghista e la retorica del belpaese. prefigura la nascita di un "partito della nazione". e avanza un'ipotesi: che in fondo gli italiani siano intimamente legati all'italia più di quanto loro stessi pensino. prefazione di francesco de gregori.