Risguardo di copertina
qualcuno ha scritto: «non è la vista che descrive il mondo, ma è la mente a governarne strutture e, laddove è possibile, anche i fenomeni». se per mente s’intende in senso più ampio l’anima – così com’è intesa da parte della filosofia e della psicologia – allora è ciò che accade a melissa, protagonista non vedente degli undici racconti di michela castello contenuti nel libro stella polare. se a primo impatto i racconti danno l’impressione di un’opera frutto di esclusiva fantasia, da un’analisi più approfondita appare evidente che si è di fronte ad un lavoro letterario accurato e molto più realistico di quanto si creda, tanto nei significati quanto negli insegnamenti che con delicatezza, ma con altrettanta incisività, l’autrice trasmette. un’opera di indubbio spessore che ha consentito alla scrittrice di classificarsi terza al premio letterario nazionale equilibri del 2019 dell’associazione culturale piazza navona.