Autore selezionato: BIGNARDI DARIA

In questa pagina vengono riportate tutte le opere, presenti nel nostro catalogo, di BIGNARDI DARIA.

L'ACUSTICA PERFETTA

Genere: ROMANZO

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

arno e sara si incontrano da ragazzini e istintivamente si amano. un pomeriggio d'estate lei lo lascia, dicendogli che "le piacciono gli amori infelici". si ritrovano molti anni dopo, decidono di sposarsi: sono allegri, innamorati, sembrano felici. arno è convinto di darle tutto se stesso e non si spiega le malinconie e le bugie che affiorano poco a poco. in fondo, la sua vita gli piace così com'è: suona il violoncello alla scala, ha avuto tre figli dalla donna della sua vita, non si fa domande. ma il disagio di sara col tempo aumenta, finché una mattina arno non sarà costretto da un evento inconcepibile a chiedersi chi è davvero la persona con cui ha vissuto tredici anni, la donna che ama da sempre. con titubanza, inizia a seguire una pista di ferite giovanili e passioni soffocate e, con crescente sgomento, ritrova il bandolo di storie insospettabili. può una donna restare con un uomo che pensa di amarla ma non ha mai voluto conoscerla davvero? può un uomo accettare che sua moglie non si fidi di lui? si può vivere senza esprimere se stessi? e come incide il dolore nelle nostre vite? abbiamo tutti le stesse carte in mano?

L'AMORE CHE TI MERITI

Genere: ROMANZO

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

a ferrara, alma e maio, due fratelli adolescenti, vivono in una sorta di reciproca, incantata dipendenza. la loro famiglia è molto unita. la scuola è finita, l’estate inizia. alma e maio non lo sanno, di essere felici. per alma è un gioco quando propone al fratello di provare l’eroina. una sola volta, l’ultima sera di libertà prima di raggiungere i genitori per le vacanze. ma mentre lei passa indenne attraverso il veleno, maio resta segnato. e un giorno scompare. bologna, trent’anni dopo. antonia, che tutti chiamano toni, è l’unica figlia di alma. vive con leo, commissario di polizia conosciuto durante uno dei sopralluoghi per i gialli che scrive. ignora tutto di maio, la madre non le ha mai raccontato nulla: forse per proteggerla, o forse troppo grande è il senso di colpa. ma quando alma viene a sapere che antonia aspetta il suo primo figlio, non riesce più a mantenere il silenzio di cui si è fatta scudo. toni si misura con una vertigine improvvisa: che cosa può fare di fronte a un segreto che ha cancellato ogni traccia del passato di sua madre, e quindi anche del proprio? toni torna a ferrara per cercare maio. in quella città troppo silenziosa, ovattata, impermeabile, attraverso un vortice di incontri che fanno trapelare di volta in volta uno spiraglio di verità subito richiuso, un’occasione di vita, inizia una ricerca che pensa di condurre in nome della madre, ma che sempre più prenderà possesso della sua anima, fino a diventare rivelazione e ricognizione di sé. nell’inchiesta su maio si riflette il gioco delle generazioni, la cifra nascosta di quegli anni bui a cavallo tra settanta e ottanta, fino al destino stesso di antonia. mentre il figlio le cresce dentro, toni dovrà assumere su di sé, in una discesa di madre in figlia, le mille domande emerse cercando maio e la storia di una famiglia: come si fa a meritarsi l’amore?

LIBRI CHE MI HANNO ROVINATO LA VITA

Genere: BIOGRAFIA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

«le situazioni pericolose, tristi, luttuose mi facevano vibrare come se solo nel dramma la vita si mostrasse davvero: nuda, integra, commovente». ciascuno di noi, anche solo per un istante, ha conosciuto l'irresistibile forza di attrazione dell'abisso. daria bignardi sa metterla a nudo con sincerità e luminosa ironia, rivelando le contraddizioni della sua e della nostra esistenza, in cui tutto può salvarci e dannarci insieme, da nostra madre a un libro letto per caso. partendo dalle passioni letterarie che l'hanno formata, con la sua scrittura intelligente e profonda, lieve, daria bignardi si confessa in modo intimo - dalle bugie adolescenziali agli amori fatali, fino alle ricorrenti malinconie - narrando l'avventura temeraria e infaticabile di conoscere sé stessi attraverso le proprie zone d'ombra. e scrive un inno all'incontro, perché è questo che cerchiamo febbrilmente tra le pagine dei libri: la scoperta che gli altri sono come noi. memoir di formazione, breviario di bellezza, spudorato atto di fede verso il potere delle parole, questo libro è un percorso sorprendente e imprevedibile fatto di domande, illuminazioni, segreti, che pungola e lenisce, fa sorridere e commuove. un viaggio nel quale la vita si manifesta «furiosamente grande». «dopo aver letto "il demone meschino" di sologub, a tredici anni, presi della polvere dal piccolo chimico, uno dei miei giochi preferiti di bambina, la misi dentro un foglietto di carta velina piegato in quattro e me lo infilai nel portafoglio, per giocare alla droga. mio padre la trovò qualche anno dopo e la fece analizzare. distratto com'era, assente com'era, anziano com'era - sono nata che aveva quasi cinquant'anni - a suo modo cercava di tenermi d'occhio. mia madre era così ansiosa che il solo pensiero che potessi cacciarmi nei guai la devastava, perciò lo rimuoveva. mi proibiva tutto, che è come non proibire niente. per lei - e quindi anche per me - non c'era scelta: dovevo essere irreprensibile e prudente, se no lei - come minimo - ne sarebbe morta. diventai l'opposto».

NON VI LASCERO' ORFANI

Genere: BIOGRAFIA

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

la sopravvivenza dei figli ai genitori è vista in tutte le tradizioni come un fatto naturale. a maggior ragione quando la scomparsa del genitore non lascia un piccolo orfano ma un orfano adulto. eppure il dolore dell'orfano adulto non è meno intenso. l'opera di daria bignardi scava in questo dolore, lo analizza, lo racconta. la morte della madre è, insieme, il momento della sofferenza e quello del confronto con la prima vita altrui con la quale si è venuti a contatto - e quindi con la propria stessa vita: l'infanzia dei ricordi, l'adolescenza dei contrasti, la giovinezza delle fughe, l'irreale maturità. la morte di una madre ci fa sentire parte di una storia di famiglia, di un mondo, di una genealogia, addirittura di un periodo storico. e di un racconto: il racconto di queste pagine nelle quali sarà, per chiunque, pur nell'assoluta singolarità della voce narrante, facilissimo riconoscersi.

OGGI FACCIO AZZURRO

Genere: ROMANZO

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

«mi chiamo gabriele, come l'arcangelo» aveva detto, «ma qui in germania è un nome da donna. il tuo invece che razza di nome è?» galla si chiama così in onore dell'imperatrice galla placidia: «darmi quel nome è stato uno dei pochi gesti coraggiosi di mia madre». da quando è stata lasciata dal marito, improvvisamente e senza spiegazioni, passa le giornate sul divano a fissare la magnolia grandiflora del cortile, fantasticando di buttarsi dal balcone per sfuggire a un dolore insopportabile di cui si attribuisce ogni colpa. esce di casa solo per vedere la psicanalista anna del fante o per andare in carcere. «da quando doug mi ha lasciata sto bene solo dentro. canto con altre dieci volontarie in un coro di detenuti tossicodipendenti. anche io devo disintossicarmi.» durante il primo viaggio da sola, a monaco di baviera, entra per caso in un museo dove è allestita la mostra della pittrice tedesca gabriele münter. galla, che da ragazza studiava arte, ricorda solo che la münter era nel gruppo del cavaliere azzurro con vasilij kandinskij. ma quel giorno le sue opere «così piene di colore e prive di gioia» la ipnotizzano. da quel momento la voce di gabriele entra nella vita di galla: la tormenta, la prende in giro e intanto le racconta la sua lunga storia d'amore con kandinskij, così simile a quella di galla con doug. mentre il dialogo tra le due si fa sempre più animato, la strada di galla incrocia quella di altri due pazienti di anna del fante: bianca, un'adolescente che non riesce più ad andare a scuola, e nicola, seduttore compulsivo e vittima di attacchi di panico. le imprevedibili conseguenze di questo incontro potrebbero cambiare le vite di tutti e tre.

OGNI PRIGIONE E' UN'ISOLA

Genere: INCHIESTE E INTERVISTE

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

"il carcere è come la giungla amazzonica, come un paese in guerra, un'isola remota, un luogo estremo dove la sopravvivenza è la priorità e i sentimenti primari sono nitidi": forse è per questo che, da narratrice attratta dai luoghi dove "l'uomo è illuminato a giorno", daria bignardi trent'anni fa è entrata per la prima volta in un carcere. da allora le prigioni non ha mai smesso di frequentarle: ha collaborato con il giornale di san vittore, portato in tv le sue conversazioni coi carcerati, accompagnato sua figlia di tre mesi in parlatorio a conoscere il nonno recluso, è rimasta in contatto con molti detenuti ed è tuttora un "articolo 78", autorizzata cioè a collaborare alle attività culturali che si svolgono in carcere. ha incontrato ladri, rapinatori, spacciatori, mafiosi, terroristi e assassini, parlato con agenti di polizia penitenziaria, giudici, direttori di istituto. per scrivere di quel mondo si è ritirata per mesi su un'isola piccolissima: linosa. ma il carcere l'ha inseguita anche lì. e gli incontri e la vita sull'isola sono entrati in dialogo profondo con le storie viste e ascoltate in carcere. bignardi ci racconta il suo viaggio nell'isolamento e nelle prigioni, anche interiori, con la voce unica con cui da sempre riesce a trasportarci al centro delle esperienze, partendo da sé, mettendosi in gioco, così come ha fatto la mattina del 9 marzo 2020 in un video girato di fronte a san vittore, mentre alcuni detenuti salivano sul tetto unendosi alle rivolte che stavano scoppiando in molte carceri italiane. in seguito a quegli eventi sarebbero morte tredici persone recluse.

STORIA DELLA MIA ANSIA

Genere: ROMANZO

Formato: DAISY

Livello di lettura: PRIMO LIVELLO

Risguardo di copertina

un pomeriggio di tre anni fa, mentre stavo sul divano a leggere, un'idea mi ha trapassata come un raggio dall'astronave dei marziani. vorrei raccontare così l'ispirazione di questo romanzo, ma penso fosse un'idea che avevo da tutta la vita. "sappiamo già tutto di noi, fin da bambini, anche se facciamo finta di niente" dice lea, la protagonista della storia.ho immaginato una donna che capisce di non doversi più vergognare del suo lato buio, l'ansia. lea odia l'ansia perché sua madre ne era devastata, ma crescendo si rende conto di non poter sfuggire allo stesso destino: è preda di pensieri ossessivi su tutto quello che non va nella sua vita, che, a dire il vero, funzionerebbe abbastanza. ha tre figli, un lavoro stimolante e shlomo, il marito israeliano di cui è innamorata. ma la loro relazione è conflittuale, infelice. "shlomo sostiene che innamorarci sia stata una disgrazia. credo di soffrire più di lui per quest'amore disgraziato, ma shlomo non parla delle sue sofferenze. shlomo non parla di sentimenti, sesso, salute. la sua freddezza mi fa male in un punto preciso del corpo." perché certe persone si innamorano proprio di chi le fa soffrire? e fino a che punto il corpo può sopportare l'infelicità in amore?nella vita di lea improvvisamente irrompono una malattia e nuovi incontri, che lei accoglie con curiosità, quasi con allegria: nessuno è più di buon umore di un ansioso, di un depresso o di uno scrittore, quando gli succede qualcosa di grosso.