Risguardo di copertina
«io non mi chiamo miriam», dice la protagonista il giorno del suo ottantacinquesimo compleanno quando il figlio le regala un bracciale d’argento di un artigiano zingaro con inciso il suo nome. quella che le sfugge è una verità tenuta nascosta per settant’anni, da quando la ragazzina rom di nome malika salì su un convoglio in partenza da auschwitz per ravensbrück: un pezzo di pane che aveva in tasca scatenò una rissa dopo la quale, per non farsi fucilare, infilò i vestiti di una coetanea ebrea morta durante il viaggio. così malika indossò la stella di david, diventò miriam, sopravvisse ai lager, si ritrovò in svezia degli anni cinquanta (una società incapace di comprendere veramente le atrocità subite nei campi di concentramento e in generale la guerra in tutto il suo orrore) e poi ospite di una signora bene della croce rossa... il costante timore di essere scoperta e il dramma di una vita trascorsa a mentire, negando i ricordi e gli affetti del passato per paura di ritrovarsi sola, il problema dell’identità etnica, nazionale, culturale, ma prima di tutto personale nelle sue molteplici sfumature: raccontando un volto meno conosciuto dell’olocausto, io non mi chiamo miriam parla a questi tempi segnati dal sospetto verso l’«altro», e forse anche da una confusa incertezza su chi siamo e dove andiamo.
Risguardo di copertina
gravemente disabile, desirée giace in un letto d’ospedale sognando, pensando. non può camminare, né parlare ma ha altre capacità. è una strega d’aprile: è chiaroveggente e onnisciente ed è in grado di viaggiare nel tempo e nello spazio, in un mondo che le sarebbe altrimenti negato. la madre, che alla nascita l’ha abbandonata alle cure dello stato, ha poi adottato tre bambine, nessuna delle quali è al corrente dell’esistenza di una quarta sorella. nonostante le sue difficoltà, con l’aiuto di un computer e di un dottore, con cui lentamente instaura un rapporto sentimentale molto particolare, desirée impara a comunicare con il mondo esterno, ottiene straordinari risultati negli studi della fisica quantistica e usa le sue capacità paranormali per seguire la vita della madre e la sua relazione con le figlie adottive. consapevole che non le resta ancora molto tempo e convinta che una delle sue sorellastre l’abbia derubata della vita che sarebbe altrimenti spettata a lei, desirée decide di servirsi dei suoi poteri per regolare i conti una volta per tutte. un giorno ognuna delle tre donne riceve una lettera misteriosa che la costringe a esaminare sia il proprio passato sia il presente, mettendo in moto una complessa rete di ricordi, rimpianti e scontri che porteranno a un finale sconvolgente. il racconto potente e fantastico racchiuso in questo originalissimo romanzo viene valorizzato dal talento dell’autrice nel rendere atmosfere ricche di suspense e di penetrante tensione, popolate da personaggi indimenticabili.