Risguardo di copertina
per quanto possa sembrare strano, paul auster e j. m. coetzee non si erano mai conosciuti di persona. quando nel 2008 finalmente si incontrano, tra i due nasce un'amicizia tanto improvvisa quanto profonda. decidono così di rimanere in contatto nonostante la grande distanza fisica che li divide: auster vive a brooklyn e coetzee in australia. ma lo faranno in modo assolutamente peculiare, almeno per il mondo d'oggi fatto di e-mail e social network: si scriveranno delle lettere. opponendo al "tempo zero" della comunicazione digitale la lentezza ponderata della scrittura su carta, con i suoi ostacoli e le sue idiosincrasie (una lettera si può perdere, una mail no; una lettera si può interrompere e coprire più giorni, una mail di solito la si spedisce immediatamente; una lettera costa la fatica della mano che stringe la penna, dell'occhio che decifra la calligrafia...), auster e coetzee dischiudono uno spazio di riflessione e approfondimento sempre più raro. in questo carteggio, che ha l'ariosa disponibilità al caso e all'incontro dei migliori romanzi di auster e la radicalità di pensiero dei libri di coetzee, i due scrittori affrontano qualsiasi argomento si offra loro: la comune passione per lo sport, la natura del genio, la difficile arte di tenere in piedi un matrimonio, la crisi finanziaria e la situazione in medio oriente, quanto l'uso dei cellulari abbia influenzato la narrativa, l'avvento degli e-book... ma è un altro l'argomento privilegiato dei loro scambi, l'amicizia.