Risguardo di copertina
l'ultimo libro di giulio andreotti è una piccola enciclopedia dedicata ai padri - ma ormai sono diventati i nonni - della repubblica: coloro che, il 2 giugno 1946, furono eletti all'assemblea costituente, e scrissero la carta costituzionale su cui si fondano tuttora le istituzioni nazionali. andreotti, allora ventisettenne, fu il più giovane dei deputati, e tenne un diario sul quale annotò i fatti e le impressioni di quei venti mesi di lavoro. da quelle pagine - e dalla miniera di aneddoti che è la sua memoria - andreotti ha ricavato una novantina di fulminanti medaglioni biografici, che fissano in un gesto, in un episodio, in una battuta l'immagine dei protagonisti della nostra storia - giorgio amendola, benedetto croce, ugo la malfa, mario scelba... - e di oscuri comprimari come il deputato emiliano verenin grazia, respinto da un commesso che, scorrendo l'elenco degli eletti, aspettava la deputata grazia verenin. e la galleria di ritratti preceduta da un saggio autobiografico in cui andreotti ricorda gli eventi tra il settembre del 1945 in cui si insediò la consulta preparatoria, e l'elezione di luigi einaudi alla presidenza della repubblica nel maggio 1948 diventa la rievocazione, divertita e nostalgica, di un momento glorioso della nostra storia: se non un'età dell'oro della politica, di certo un'epoca di nobili passioni condivise.
Risguardo di copertina
in questo libro giulio andreotti scrive la storia, tuttora misconosciuta, del modernismo italiano, quella corrente di rinnovamento teologico ed ecclesiale che fiorì tra la fine dell'ottocento e l'inizio del novecento e incorse nella condanna (fino alla scomunica per alcuni personaggi di spicco) da parte del papato. le figure dei protagonisti - sacerdoti scomodi come ernesto buonaiuti e lo stesso angelo roncalli, il futuro papa giovanni xxiii, i due "nemici", entrambi poi beatificati, papa pio x e il cardinal ferrari, arcivescovo di milano, casa savoia - diventano le pedine di un intrigo in cui eresie, processi e condanne portano alla ribalta il conflitto tra tradizione e modernità che ha segnato la storia della chiesa del novecento.