Risguardo di copertina
berlino est, 1948. dopo un lungo esilio in europa e negli stati uniti, bertolt brecht fa ritorno nella città che negli anni venti ne aveva consacrato il successo, e con la fondazione del berliner ensemble dà inizio alla fase finale e più gloriosa della sua carriera. nello stesso periodo arriva nella capitale la giovane maria eich, attrice di origini viennesi e dal fascino discreto, che viene ingaggiata dalla stasi per spiare il maestro e insieme ne diventa l'amante. il regime si serve di brecht come vessillo, eppure ne diffida: gli anni passati all'estero, i contatti in america suscitano allerta e sospetti. fedele al compito assegnatole, e allo stesso tempo sedotta dal grande drammaturgo, ne diventa l'ombra; recita con la sua compagnia, ne ascolta ogni parola, ne fotografa segretamente ogni scritto, e per quattro anni si lascia possedere senza passione e senza proteste, sottomettendosi in silenzio, affascinata e insieme disgustata dall'uomo che le si rivela dietro l'aura del grande genio. "l'amante di brecht" è il romanzo delle parole non dette, degli incontri mancati e degli amori impossibili. è il racconto, intenso e drammatico, di una vicenda in cui si mescolano l'intimità dei cuori e la coralità della storia, verità documentarie e invenzione narrativa, e su cui splende il viso di una donna straordinariamente seducente, tragicamente aggrappata a un ruolo che non sente suo e sempre, disperatamente, sola.