Risguardo di copertina
quindici anni di indagine mi hanno costretto a dover ammettere che la vita dopo la morte è una realtà, un’ipotesi scientifica, razionale. cosa accade realmente in quel momento? cosa ci aspetta dopo? dove si trovano i nostri cari defunti? è possibile rispondere a queste domande così urgenti. chiediamo prove, sono davanti ai nostri occhi: la morte non è la fine della vita.«la vita continua dopo la morte. questa affermazione non è una credenza, ma una deduzione razionale. ci sono arrivato dopo anni di ricerche, letture, interviste a studiosi di tutto il mondo e conversazioni con innumerevoli testimoni i cui racconti mi hanno profondamente colpito. mantengo un punto di vista razionale, il che significa che chiunque intraprendesse ricerche simili arriverebbe alla stessa conclusione: la morte non è la fine della vita, ma un momento di transizione fra due realtà distinte. la morte è una porta. siamo tutti insieme. noi con loro e loro con noi. la mia ragione l’ha constatato, e ormai anche il mio cuore ha accettato che è così.»attraverso rigorosi studi e decine di straordinarie testimonianze, un grande giornalista indaga sulle prove della vita dopo la vita. con risultati illuminanti.
Risguardo di copertina
che cosa succede quando moriamo? cosa accade alla nostra coscienza? sopravvive alla morte cerebrale? queste domande si sono imposte impetuosamente a stéphane allix nel momento della morte del fratello.da allora, ha mobili¬tato tutte le sue capacità e il suo istinto di giornalista per cercare di far luce sugli enigmi della coscienza umana.attraverso un percorso durato oltre 15 anni, le ricerche mediche e neuroscientifiche esaminate dall’autore, così come gli in¬numerevoli fenomeni inspiegabili legati alla morte che ha avuto modo di investigare (espe¬rienze di premorte, percezioni extrasensoriali, stati di coma vigile e così via), lo hanno portato a stabilire che la nostra coscienza ha una dimensione spirituale che trascende la mera fisiologia del corpo.è forse ciò che i mistici di tante diverse culture chiamano “anima”? per approfondire questi spunti così entusiasmanti, stéphane ha deciso di sperimentare in prima persona questa dimensione attraverso percorsi al¬ternativi e pratiche spirituali millenarie come lo sciama¬nesimo e la meditazione profonda, e l’uso di sostanze psichedeliche di antichissima tradizione come l’ayahuasca o la psilocibina.grazie al suo instancabile lavoro di ricerca sul fronte scien¬tifico, unito a un’esplorazione spirituale profondamente toccante, stéphane allix è giunto a formarsi l’intima con¬vinzione che la nostra coscienza non si riduce alla nostra attività cerebrale: un potente messaggio di speranza che in queste pagine condivide con tutti i lettori e le lettrici.