Risguardo di copertina
gli anni cinquanta declinano dolcemente e a parigi l'esistenzialismo trionfa. albert camus imperversa al flore e le "caves" si riempiono di ragazze coi capelli tagliati alla maschietta e di "blousons noirs". viola, però, diciassette anni, inglese, trascorre i suoi languidi giorni non nella capitale, ma in un castello diroccato nella monotona campagna francese. sotto lo sguardo distratto di tante aimée, passa le ore a contemplare librerie polverose, tappeti aubusson spelacchiati, malconce poltroncine luigi xvi in compagnia dei suoi coetanei, un quartetto di indolenti diciassettenni dell'"upper class" inglese: il delicato ed effeminato christopher, jeans a tubo e ampio maglione nero da pescatore, l'espressione cinica e ridacchiante eternamente stampata sul volto; la lunatica tessa, che si cura soltanto delle sue meravigliose, lunghe mani; la piccola e magra serena, irrequieta e piena di lentiggini; la stravagante matty, ricca monella d'origine colombiana scaricata dalle scuole di mezzo mondo. sono lì per apprendere la lingua di sartre dalla bocca di marie-louise, una giovane integerrima insegnante che si guarda bene dall'avere a che fare con i pericolosi effluvi che esalano dalla rive gauche. stravaccati qua e là, i ragazzi trascorrono perciò la maggior parte del tempo a fumare gitanes, ascoltare dischi di georges brassens, ingozzarsi di cioccolato, sfogliare quaderni, disegnando sugli angoli delle pagine omini in pose oscene. la cappa di noia e fumo è destinata, però, a dileguarsi d'incanto. stufa della traballante moralità del quintetto, marie-louise un giorno se ne va e, a bordo di una due cavalli sobbalzante, fa il suo ingresso nel castello sabine, la nuova insegnante. gambe lunghe e abbronzate, figura deliziosamente eretta, gonna blu plissettata, camicetta bianca, gauloises in mano e un'aria graziosamente imbronciata sul viso, sabine spezza subito il cuore di viola e, come un violento temporale, spazza via tutte le altre figure, vive o defunte, che vi dimorano da sempre...sensuale, gotico, con un'atmosfera che ci restituisce tutto il fascino della francia degli anni cinquanta, "sabine", un romanzo "degno di diventare un classico" ("the telegraph"), ci conduce direttamente nel "cuore trepidante" della gioventù.