Risguardo di copertina
le storie di roberto e piero, che conquistano la libertà dopo rispettivamente 35 e 34 anni di ricovero presso il cottolengo di torino, iniziando una nuova vita non più da emarginati, ma da cittadini a pieno titolo. roberto, nato nel 1945, affetto da tetraparesi spastica: "io posso dire di aver cominciato a vivere davvero solo quando ho cominciato a lottare contro chi mi voleva vedere un soggetto "affidato" al "buon cuore degli altri". piero, nato nel 1957, con dei moncherini al posto di braccia e gambe, afferma: "oggi molte famiglie lottano per i loro figli, per tenerli con sè ed è una cosa molto bella vedere i bambini, anche handicappati, sorridere come gli altri bambini. il sorriso di quei bambini, non è lo stesso dei bambini chiusi negli istituti."