Risguardo di copertina
I protagonisti dei sei casi del BarLume sono loro: Nonno Ampelio, Aldo, Pilade e il Rimediotti, insieme, s’intende, al barrista Massimo e al commissario Alice Martelli. Trame varie e vivaci in cui fa capolino la chimica, primo amore di Malvaldi. Nessun luogo come un bar è più adatto a osservare la gente, per ascoltare e capire. E così tra una briscola in cinque e un tressette i 4 «soprammobili che consumano aria e patatine» all’ora dell’aperitivo, ragionano e si accapigliano quando si tratta di indagare su un caso, e loro, di casi non se li fanno mancare mai. La TV ha dato voce e volto ai protagonisti di questi gialli dall’allegria leggera con la serie «I delitti del BarLume». Filippo Timi è perfetto nel ruolo di Massimo e impareggiabili gli attori over 70 che si credono proprio i vecchietti del bar e si divertono come nella migliore tradizione della commedia all’italiana questa volta però colorata di giallo. In autunno, in concomitanza con l’uscita del volume, andranno in onda su Sky altri due episodi tratti da racconti presenti in questo libro. Instancabili fabbricatori di ipotesi e pettegolezzi, croce di Massimo e della Polizia, delizia dei lettori, i quattro con questi casi da risolvere trovano pane per le loro dentiere. Li chiamano Movimento Quattro Vecchietti, CIA, Combriccola Investigatori Anziani, Quartetto Uretra, ma sono arzilli e svegli come mai quando hanno a che fare con delitti, furti, indagini.