Risguardo di copertina
Il 7 ottobre 2006 Anna Politkovskaja è stata ritrovata nell'androne della sua casa moscovita uccisa da quattro colpi di arma da fuoco. Dopo pochi giorni avrebbe pubblicato sul giornale "Novaja Gazeta" i risultati di una sconvolgente inchiesta sulle torture perpetrate in Cecenia dai russi, l'ultimo reportage di una carriera giornalistica sempre all'insegna del coraggio, della verità, della lotta per i diritti e la dignità degli individui, per la libertà e la democrazia. Quella che ancora, in Russia, non c'è. Testimone scomoda, sempre in prima linea, ha vissuto sulla propria pelle e raccontato al mondo senza mezzi termini i lati più oscuri della Russia postsovietica, gli episodi più drammatici, dalla strage di bambini nella scuola di Beslan al sequestro di ostaggi al Teatro Dubrovka, alla guerra cecena.