Risguardo di copertina
Jonas Jonasson ci regala un nuovo esilarante capitolo di vita del centenario Allan Karlsson che i lettori avevano già conosciuto nel capitolo precedente. Il centenario che voleva salvare il mondo vede l’arzillo centenne Allan con un grosso, anzi grossissimo problema. Suo malgrado infatti Allan, in compagnia dell’amico e complice Julius, si troverà costretto a salvare il mondo. L’anziano centenne si reca infatti a Bali in mongolfiera a degustare champagne con Julius, quando qualcosa va storto e sono costretti a planare verso il mare, alla disperata ricerca di aiuto. Trovarsi da soli nel mezzo dell’oceano non sembra proprio la cosa migliore che gli possa capitare visto che in quella zona gli squali abbondano. Proprio quando Allan e Julius cominciano a sentirsi del tutto persi una nave nordcoreana giunge in loro aiuto, peccato che i due salvati non sappiano che dentro l’imbarcazione ci sia dell’uranio clandestino trasportato per conto di Kim Jong-un. Per i marinai della nave Allan e Julius sono due spie incaricate dagli stati occidentali e li considerano prigionieri di bordo. Il nostro amato centenario e l’amico di sempre devono allora pensare ad un piano alternativo: decidono così di fingere di essere due tecnici nucleari e di essere in possesso di una valigetta con dentro materiale esplosivo per riuscire a fuggire con la minaccia di far scoppiare tutto. Inizia così una fuga che li condurrà alle più importanti ambasciate del mondo, tra Angela Merkel e Donald Trump e moltissimi personaggi che popolano la galleria della politica internazionale, perché in questo romanzo di Jonas Jonasson Il centenario che voleva salvare il mondo forse ci riuscirà, almeno temporaneamente.